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L'incredibile storia dell'isola delle rose: la recensione

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Recensione del film in streaming su Netflix la nuova pellicola del regista Sydney Sibilia, L'incredibile Storia dell'isola delle Rose.

In streaming su Netflix la pellicola italiana L’incredibile storia dell’isola delle rose (2020), prodotto da Groenlandia Film di Matteo Rovere e lo stesso regista Sydney Sibilia e tratto dalla reale vicenda che coinvolse lo Stato italiano negli anni ’60.

La trama del film

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Giorgio Rosa (Elio Germano) è un ingegnere romagnolo che cerca la sua dimensione di libertà assoluta distaccandosi dalla vita normale che il padre e la madre hanno pensato per lui, con una famiglia e un lavoro tranquillo all’interno di un officina meccanica.

Deciderà quindi di creare un’isola artificiale nelle acque internazionali, appena sei miglia al largo delle coste italiane, assieme al suo compagno di corso Maurizio (Leonardo Lidi), così da poter essere liberi da ogni legge della Repubblica Italiana e vivere secondo le proprie leggi.

Giorgio tuttavia non vuole solo indipendenza ma la creazione di una vera e propria nazione riconosciuta da tutte le altre nazioni del mondo, compreso l’ONU. Ma il governo di Giovanni Leone non ci sta e deciderà di distruggere la piattaforma assieme a tutti i suoi abitanti.

Il cast della pellicola

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Nei panni dell’ingegnere sognatore Giorgio Rosa, l’attore Elio Germano che ottenne la sua notorietà grazie alla pellicola di Daniele Lucchetti Mio Fratello è figlio unico (2007) per cui otterrà il premio David di Donatello come miglior attore protagonista.

Tra i suoi ultimi lavori ricordiamo la brillante prestazione nel biopic Volevo Nascondermi (2020), in cui interpreta il pittore Antonio Ligabue e per il quale otterrà il premio Orso d’Argento al Festival cinematografico di Berlino

La bella Gabriella è interpretata dalla giovane e talentuosa attrice Matilda De Angelis che prima di questo ruolo era stata scelta da Matteo Rovere come protagonista nella pellicola Veloce come il vento (2016), dove ha recitato accanto a Stefano Accorsi.

A interpretare il presidente Giovanni Leone un irriconoscibile, grazie al trucco ben fatto, Luca Zingaretti, famoso per la sua interpretazione de Il commissario Montalbano (Rai, 1999-) nella omonima fiction in onda su Rai 1 e tratta dai romanzi di Andrea Camilleri.

Recensione

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Sydney Sibilia, già autore della trilogia di successo Smetto quando voglio, recupera una pagina tanto straordinaria quanto dimenticata della Storia italiana riportandola sullo schermo con estrema leggerezza e freschezza grazie a dialoghi brillanti e divertenti tra personaggi ben caratterizzati, folli ma realistici allo stesso tempo.

Tuttavia la leggerezza che pervade l’atmosfera del film nasconde al proprio interno importanti riflessioni sul concetto di libertà e sul periodo storico in cui è ambientata la storia narrata, il 1968.

L’ingegnere Giorgio Rosa incarna perfettamente il clima e lo spirito che animarono quell’anno straordinario che sconvolse il mondo, con migliaia di giovani in piazza pronti a lottare per un mondo migliore dove ognuno possa godere di libertà. Giorgio però, essendo un ingegnere, decide di costruirlo dove c’è veramente la libertà assoluta, e giuridica, per via delle leggi che vigono nelle acque internazionali.

Purtroppo come lo spirito indomito dei sessantottini, il sogno in acciaio in mezzo al mare dovrà arrendersi sotto le cannonate dell’incrociatore italiano Andrea Doria, sebbene fosse in atto una pratica di riconoscimento, come effettivo stato indipendente, da parte della corte di Strasburgo che stava valutando il caso dell’isola.

Un avvenimento dimenticato della storia italiana che il giovane regista Sibilia riporta in vita in un film atipico per il cinema italiano e che ci auguriamo possa essere d’ispirazione per future pellicole diverse dalla solita commedia natalizia e più adatte al nuovo pubblico e alla nuova industria cinematografica italiana.