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Vaccino Covid, Cauda: "Nessun problema per chi soffre di allergie"

Vaccino Covid effetti collaterali

Vaccino anti Covid, l'immunizzazione potrebbe superare i 15 mesi. Cauda: "Nessun problema per chi soffre di allergie"

La Gran Bretagna ha già iniziato a somministrarlo, mentre nel nostro Paese arriverà a breve. È il vaccino anti Covid, punto centrale nella lotta alla pandemia. Gli esperti stanno analizzando gli effetti del vaccino, ormai giunto alla fase 4 della sperimentazione.

Vaccino Covid, il commento di Cauda

“Dal riscontro sul campo della somministrazione del vaccino alla popolazione potremo riscontrare una durata dell’immunizzazione superiore anche ai 15 mesi, cioè più della copertura garantita dal vaccino anti-influenzale”. È l’analisi a La Stampa del professor Roberto Cauda, ordinario di Malattie infettive all’Università Cattolica del Sacro Cuore e direttore dell’Unità operativa di Malattie infettive della Fondazione Policlinico Gemelli Irccs di Roma. Sul tema della copertura vaccinale ha parlato anche Guido Rasi, ex direttore esecutivo dell’Ema, agenzia europea del farmaco. “Mi aspetto che la copertura duri anche più di un anno -commenta-. E l’effetto inizia, e diventa progressivamente più forte, 15 giorni dopo la prima iniezione per i vaccini con una dose e 7 giorni dopo la seconda iniezione per i vaccini con due punture. A 30 giorni, si è protetti“. Osservando le proiezioni scientifico-matematiche sul livello di anticorpi prodotto dalla vaccinazione si può prevedere una normalizzazione della situazione, secondo Cauda. L’’immunizzazione potrà essere determinata attraverso i test sierologici -spiega Cauda-. Ma c’è di più: chi soffre di allergie, secondo l’infettivologo, non sarà escluso dalla somministrazione del vaccino. “È sufficiente che il vaccinazione sia somministrato sotto controllo medico e con farmaci a disposizione come quelli a base di cortisone. Vaccinare è un atto medico e si è in grado di gestire gli eventuali effetti collaterali“. Anche per le Società scientifiche italiane di allergologia Siaaic e Aaito non sarà necessario negare ai pazienti con allergie la vaccinazione, “basta che vengano adeguatamente gestite in un ambiente protetto come le unità di allergologia ospedaliere”.

Il piano vaccini di Arcuri

Il governo intanto è alle prese con il piano per la vaccinazione nel nostro Paese. Un lavoro enorme, che vedrà impiegati fino a tremila medici e dodicimila infermieri. Arcuri lancia un appello agli operatori sanitari: “Dateci una mano, servirà al Paese»”. Secondo le stime, il Piano strategico vaccinale conta solo per le prime fasi un totale di 6.416.372 persone a cui verrà somministrato, tra operatori sanitari, personale ed ospiti delle Rsa e persone over 80, tutte categorie che hanno la priorità. Intanto il ministro della Salute Speranza ha visitato la Menarini di Pomezia dove si stanno mettendo a punto gli anticorpi monoclonali contro il Covid. I primi lotti del nuovo farmaco sono già in produzione. “Presto inizieranno i trial clinici. Si tratta di una sfida tutta italiana che ci inorgoglisce” ha commentato Speranza. Mentre oltreoceano, l’azienda Moderna sta pensando già al ritorno in classe degli adolescenti, possibilmente vaccinati. Infatti l’azienda farmaceutica americana ha annunciato le prime inoculazioni di vaccino in circa 3mila ragazzi tra i 12 e i 18 anni.”Il nostro obiettivo è avere per la primavera del 2021 dei dati che supporteranno l’uso del vaccino negli adolescenti in vista dell’anno scolastico 2021″ ha spiegato l’amministratore delegato Stéphane Bancel.