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Spostamenti tra Comuni a Natale: cosa potrebbe essere consentito

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Cosa potrebbe essere consentito e cosa no in tema di spostamenti a Natale, Santo Stefano e Capodanno?

Che ci sia una deroga sugli spostamenti tra Comuni a Natale, Santo Stefano e Capodanno, impediti dall’ultimo dpcm, sembra ormai certo. Ma sui termini in cui verrà attuata sono ancora in corso discussioni e toccherà al Parlamento decidere cosa consentire e cosa no.

Spostamenti a Natale

Le tensioni all’interno della maggioranza e il pressing del centrodestra hanno spinto il governo a far votare il Parlamento, nella giornata del 16 dicembre, sulla mozione dell’opposizione che prevede di consentire ai cittadini di uscir dal proprio Comune anche il 25 e 26 dicembre e l’1 gennaio 2020. Gli esperti sono però scettici e chiedono alla politica di introdurre dei paletti per evitare che le riunioni tra conviventi possano trasformarsi in occasioni di contagio.

Le ipotesi sono quindi che gli spostamenti siano possibili soltanto all’interno di ogni provincia oppure tra Comuni limitrofi fino a 5mila abitanti. In questo caso si penalizzerebbe però chi vive in un centro più grande e i parenti che risiedono in province differenti. Sarà la discussione parlamentare a identificare le soluzioni da una parte più vantaggiose per le famiglie e all’altra più sicure per la tutela della salute. Altra pista è quella di consentire i movimenti soltanto nella giornata di Natale, anche se questa sembra una linea superata perché la mozione del centrodestra al Senato punta ad abolire del tutto i divieti per tutti e tre i suddetti giorni.

Sabato 12 dicembre è prevista una riunione dei capidelegazione dei partiti di maggioranza per trovare un’intesa. Diversi membri del governo, da Speranza a Boccia, si sono infatti mostrati contrari alle deroghe.