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Spostamenti a Natale, possibile ok del governo ma solo tra comuni limitrofi

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La linea del governo sembra al momento quella di consentire gli spostamenti a Natale solo tra comuni limitrofi, ma senza approvare un nuovo Dpcm.

Continua il dibattito all’interno dell’esecutivo in merito agli spostamenti dei cittadini a Natale, Santo Stefano e Capodanno, con alcuni esponenti della compagine governativa che sarebbero orientati verso un allentamento parziale che tenga conto della vicinanza tra i comuni e della loro popolazione. Rimangono tuttavia fortemente contrari a qualunque alleggerimento delle attuali norme sia i ministri Boccia e Speranza, che i tecnici dell’Istituto Superiore di Sanità.

Spostamenti a Natale, dibattito nel governo

Le tre ipotesi attualmente sul tavolo del governo per quanto riguarda gli spostamenti natalizi sono quelle di consentirli soltanto tra comuni limitrofi, tra comuni con meno di 5-10mila abitanti, oppure in un raggio di 20-30 chilometri dal proprio comune di residenza.

L’eventuale approvazione della suddetta modifica peraltro non passerà attraverso l’emanazione di un nuovo Dpcm, ma sarà fatta tramite un emendamento al Decreto Natale presentato dai parlamentari della maggioranza, basandosi su quanto affermato in precedenza dallo stesso Conte che aveva chiesto su questo tema una piena assunzione di responsabilità da parte del Parlamento. L’emendamento in questione dovrebbe essere presentato nella giornata di martedì, anticipando così la mozione dell’opposizione sull’apertura degli spostamenti a livello provinciale.

Contrario il ministro Boccia

Contrario a un alleggerimento generale delle attuali regole è il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia, che tuttavia precisa la possibilità di speciali deroghe per i parenti che vivono in prossimità del confine tra due comuni diversi: “Una cosa è chiarire, e lo si può fare, se ci possa essere la possibilità di un passaggio fra comuni limitrofi perché ci sono famiglie sui confini; un’altra è dire rimuoviamo i confini così ognuno va dove vuole perché non ci si può esimere dal festeggiare Natale. Né io, né il ministro Speranza né gli altri esponenti del governo abbiamo intenzione di deflettere sul rigore e sulla difesa dei più fragili. Se vogliono rimuovere o cancellare o allentare i vincoli agli spostamenti in tutti i comuni italiani troveranno contrarissimi me e il ministro Speranza, che non lo consentiremo”.

Il commento dell’Iss

Dello stesso parere del ministro Boccia anche l’Istituto Superiore di Sanita, che tramite il proprio presidente Silvio Brusaferro ha dichiarato: “La curva è in decrescita ma è una decrescita lenta. Al 9 dicembre l’incidenza è di 193 per 100mila abitanti, un numero molto alto e lontano dal consentirci di passare dalla fase di mitigazione a quella di contenimento. Dobbiamo evitare di ridurre le misure di mitigazione, comprese quelle sulla mobilità, il che si tradurrebbe fatalmente in un aumento dei casi”.