Francesco Vaia, direttore sanitario dell’Inmi Spallanzani di Roma, ospite di ‘L’aria che tira’ su La7, ha parlato della terza ondata di Covid 19 preventivata a partire da gennaio. “Serve tenere l’equilibrio e prendere decisioni coerenti e armoniche – spiega -. Se l’obiettivo è quello di resettare il Paese per un periodo, è inutile perdere tempo e si metta il Paese in lockdown, se invece è consentire delle cose, non bisogna dare addosso agli italiani, non sono irresponsabili. Ma la domande che mi pongo è, se l’obiettivo è di far ripartire il Paese, è più giusto chiudere i negozi o porre in atto azioni di convincimento anche duro delle persone per non assembrarsi?”.
Covid, Vaia: “Non esiste la terza ondata”
In seguito Vaia aggiunge: “Sbagliato affidarsi solo alla sanità e agli operatori che fanno il loro dovere, da questa pandemia si esce tutti quanti insieme. Il sistema Paese si deve muovere in sincrono”. “Non esiste la terza ondata, la seconda o la prima – dichiara -. Smettiamola di dirlo. Il virus non è mai scomparso, è sempre con noi e morirà insieme a noi. Non è scomparso in estate e non scomparirà a Natale”.
Infine Vaia, ricorda l’importanza di lavorare sui settori scuola e trasporti locali. “Porto due esempi. Il 16 maggio abbiamo avvertito che, se il 14 settembre si fossero riaperte le scuole e i trasporti, questi due ambiti andavano messi in sicurezza. E non è stato fatto – conclude -. Ora diciamo che il 7 gennaio riapriremo le scuole, mi chiedo se anche questa volta abbiamo messo in sicurezza i trasporti locali e la scuola”.