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Arcuri: "Vaccinazioni simboliche a fine dicembre, non perderemo tempo"

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Il commissario Arcuri ha assicurato l'inizio delle vaccinazioni in Italia a fine dicembre: si partirà da ospedali e strutture per anziani.

Mentre si attende il via libera dell’Ema alla distribuzione dell’antidoto anti coronavirus sviluppato dalla Pfizer, il commissario per l’emergenza Arcuri ha dichiarato che le prime vaccinazioni simboliche avverranno a fine dicembre. L’idea avanzata dal ministro Speranza era quello di prevedere un V-day in cui gli stati europei partissero insieme con la campagna: dato che la Germania ha annunciato l’inizio il 27 dicembre, questa potrebbe essere la data anche per l’Italia.

Arcuri: “Prime vaccinazioni a fine dicembre”

Non perderemo neanche un minuto e non conserveremo una sola dose nei nostri magazzini. Sarebbe intollerabile“. Inizia così l’intervista al Corriere della Sera in cui il commissario ha annunciato la partenza delle vaccinazioni massicce a inizio gennaio. Ha infatti assicurato che l’Italia è organizzata nella logistica della distribuzione: ci sono gli hub, la dotazione delle celle frigorifere e il sistema per distribuire le dosi alle regioni è già pronto a partire.

Come previsto dal piano i primi a ricevere il vaccino saranno medici, infermieri e ospiti delle residenze per anziani. La seconda ondata, che potrà iniziare nel primo trimestre del 2021, inizierà invece dagli 11 milioni di abitanti che hanno più di sessant’anni a partire dai più anziani in giù. In questa fase di vaccinazioni rientreranno anche i lavoratori che svolgono servizi essenziali che li mettono a rischio. Vale a dire forze dell’ordine, personale scolastico e del trasporto pubblico ma anche delle carceri.

Arcuri sull’Ilva

Gestendo il rientro dello Stato nell’Ilva attraverso Invitalia, Arcuri è intervenuto anche su questo tema spiegando che il piano è quello di entrare, mettere in atto un progetto e poi trovare le modalità di uscita: “Ma sarebbe ingeneroso dire ora quando. Non è prevedibile“. Prima bisogna infatti attendere l’approvazione delle richieste di autorizzazione a Bruxelles.

Il commissario ha sottolineato che si è trovato un equilibrio ragionevole tra la decarbonizzazione e la tutela del lavoro. “Con le migliori tecnologie e il ricorso ai forni elettrici si può essere competitivi e avere cura della salute dei posti di lavoro“, ha concluso.