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Verona, celle frigorifere piene in ospedale: arrivano container esterni per salme

celle frigorifere

All'ospedale di Legnano le celle frigorifere sono piene di salme: lo spazio non basta.

L’ospedale di Legnano, in provincia di Verona, non riesce a gestire la mole di morti causati dalla seconda ondata di Coronavirus. Le celle frigorifere dell’obitorio sono piene. Oltre a dovere gestire la sovraoccupazione nei reparti, dunque, ci si ritrova anche a dovere fare i conti con il problema dello smaltimento delle salme. Per questa ragione è stato reso necessario l’arrivo di un container esterno in cui trasferire i cadaveri in eccesso.

Il container frigo

Il container frigo esterno è stato situato a fianco dell’obitorio del polo sanitario di via Gianella. Già contiene due salme ed il numero non è affatto destinato a diminuire. L’iter per la partenza dei cadaveri verso i cimiteri o, ancor peggio, verso i forni crematori, infatti, è lungo. Numerosi pazienti, di giorno in giorno, d’altra parte non ce la fanno.

L’allarme dell’ospedale

Al momento abbiamo raggiunto la saturazione, tutte le terapie intensive sono piene di pazienti intubati. Abbiamo dovuto raddoppiare i posti letto inventandoci spazi anche dove non c’erano, mancano solo i ripostigli. Noi medici stiamo lavorando su 13-15 turni mensili da 12 ore ciascuno. Si tenga conto che per lavorare in condizioni ottimali di concentrazione e riposo non dovremmo superare i 12 turni. Stesse settimane di fuoco anche per gli infermieri. Arrivano pazienti in continuazione, con le ambulanze che escono e rientrano cariche, tutte insieme, senza sosta“, questo il grido d’allarme dei medici del pronto soccorso di Legnano.