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Covid, Brusaferro: "Pericolo serio, serve estremo rigore"

Covid

Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss, si è espresso sul serio pericolo rappresentato dal Covid e sulla necessità di rispettare le limitazioni con rigore.

Il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ha recentemente ribadito la necessità di adottare misure rigide e rigorose per quanto riguarda la lotta al coronavirus poiché il pericolo epidemiologico è ancora estremamente concreto e reale.

Covid, Brusaferro: “Pericolo serio, serve rigore”

Silvio Brusaferro, durante un’intervista, ha spiegato che le severe limitazioni imposte agli italiani durante il periodo delle festività natalizio sono indispensabili per contrastare la diffusione del virus. Sulla base dei dati raccolti dall’Iss, esistono allarmanti evidenze relative a un possibile rinvigorimento del Covid, a gennaio, che potrebbe generare una terza ondataepidemiologica. Secondo il parere del medico, di conseguenza, le restrizioni previste per il periodo natalizio in Italia appaio inevitabili data la serietà dell’emergenza sanitaria in atto.

L’opinione dell’esperto sulle limitazioni natalizie

Resta forte, quindi, il timore che dopo Natale e Capodanno si ripresenti il medesimo scenario che ha caratterizzato i mesi successivi all’estate. Il Covid, infatti, continua a circolare senza sosta e si spera che le misure adottate dal governo durante le festività siano sufficienti a scongiurare lo spettro incombente della famigerata terza ondata.

A questo proposito, Brusaferro ha dichiarato la propria posizione in modo molto chiaro ed efficace: «L’indice puntuale di trasmissione dei contagi, l’Rt, è cresciuto in una settimana da 0,77 a 0,87. Un segnale di rialzo indiscutibile, che non possiamo permetterci di sottovalutare. Poi, ci sono i tassi di occupazione degli ospedali, superiori alla soglia anche se di poco: 33% delle terapie intensive, dove il valore di riferimento è 30%, 42% dell’area medica contro il 40% mentre i contagi, negli ultimi giorni, si sono mantenuti tra i 15 e i 20 mila. Noi sappiamo che il virus può essere fermato solo in un modo: limitando i contatti senza distanziamento fra gli individui, altrimenti lo favoriamo. Perciò, per ammorbidire le misure di mitigazione e riuscire a contenere l’epidemia, attuando la strategia del tracciamento dei casi, bisognerebbe scendere sotto i 5-6 mila al giorno. Sarebbe un risultato ottimale, auspicato. Fare in modo che il 7 gennaio si possa ripartire con maggiore sicurezza, per rientrare possibilmente in una fase di contenimento».

Le dichiarazioni di Brusaferro sulla riapertura delle scuole

Il presidente dell’Iss si è espresso anche in merito alla riapertura delle scuole, annunciata per il prossimo 7 gennaio. Brusaferro ha affermato che i monitoraggi costantemente effettuati in ambiente scolastico non dimostrano rischi superiori rispetto ad altri contesti. Tuttavia, la scuola implica e comprende «anche i momenti precedenti e successivi all’ingresso negli edifici e all’uscita, dove il pericolo di contagio deve essere contrastato». Per questo motivo, continua l’esperto, «sono stati creati tavoli di lavoro con prefetti e autorità locali per attuare la differenziazione degli orari dei mezzi di trasporto».