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Variante virus, Palù: "Allarmismo ingiustificato, vaccino sarà efficace"

giorgio palù covid

Palù rassicura sulla nuova variante del virus affermando che al momento non ci sono studi che sfugga al controllo dei vaccini.

Il virologo dell’Università di Padova e presidente dell’Aifa Giorgio Palù è intervenuto sulla nuova variante del virus identificata in Gran Bretagna ritenendo ingiustificati allarmismo e agitazione. Ha poi aggiunto che al momento non ci sono prove che questa mutazione renda l’infezione più letale o gli consenta di sfuggire ai vaccini.

Palù sulla nuova variante del virus

Intervistato da La Stampa, l’esperto ha parlato di un eccesso di prudenza figlio di una visione allarmistica della pandemia. Dal prototipo di Wuhan sono infatti già avvenute migliaia di mutazioni di cui finora nessuna nessuna è stata correlata con un aumento della virulenza, cioè con una capacità del virus di fare più male. Rispetto alle altre questa può risultare più preoccupante per il fatto che il virus sia mutato più volte sulla proteina S, che è quella su cui agiscono gli anticorpi prodotti dai vaccini. E lo ha fatto in zone che aumentano nettamente l’affinità di legame al recettore e favoriscono la fusione del virus alla cellula ospite facendo crescere la sua contagiosità. Per il momento non c’è comunque prova che sfugga al controllo del vaccino.

Quanto all’avvio della campagna vaccinale, Palù ha spiegato che l’unico modo per proteggere dall’infezione che non si vaccina è raggiungere un’immunizzazione tra il 65% e il 70% della popolazione. Qualora non si raggiunga, rimane comunque contrario all’obbligatorietà.

Per ciò che riguarda invece le restrizioni in vigore nel periodo di Natale, l’esperto si è detto preoccupato di riaprire tutto dopo l’Epifania, a cominciare dalle scuole. Secondo un suo studio il rialzo esponenziale dei contagi in autunno si è generato ad anno scolastico avviato “per le scuole superiori e per le università sarebbe meglio evitare la ripresa il 7 gennaio“.