Debora Faravelli Il direttore generale della prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza è intervenuto sulla nuova variante del virus identificata in Gran Bretagna affermando che le mutazioni, nonostante si ipotizzi che possano aumentare la trasmissibilità dell’infezione, non sembrano alterare né l’aggressività clinica né la risposta al vaccino.
Variante Virus: Rezza sul vaccino
L’esperto ha affermato in un video che la variante del coronavirus che sta circolando in questo momento a Londra e nel sud est dell’Inghilterra presenta delle mutazioni sulla proteina di superficie del virus, la cosiddetta Spike. Dato che gli anticorpi promossi dal vaccino hanno un bersaglio su diversi punti di quest’ultima, anche se qualche piccola parte della proteina si modifica viene comunque riconosciuta.
Per questo, nonostante si pensi che la variante sia più contagiosa e si trasmetta con più facilità, il vaccino dovrebbe comunque essere efficace. Qualora così non fosse, come ha messo in luce anche Pregliasco, non si dovrebbe ricominciare da zero nello sviluppo di un antidoto. Basterebbe infatti fare un aggiornamento della sua composizione in modo simile a quanto ogni anno avviene con il vaccino antinfluenzale.
Anche gli esperti dell’Unione europea ritengono che i vaccini esistenti contro il coronavirus possano essere efficaci contro il nuovo ceppo. Ad affermarlo è stato il ministro della salute tedesco Jens Spahn che, citando colloqui tra esperti presso le autorità europee, ha spiegato che “Secondo tutto quello che sappiamo finora non ha alcun impatto sui vaccini che rimangono efficaci“. Lunedì 21 dicembre i rappresentanti dei paesi membri terranno comunque una riunione d’emergenza per discutere del meccanismo di risposta alla crisi.
