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Variante virus, Pregliasco: "Pericoloso riprendere spostamenti il 7 gennaio"

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Per Pregliasco la nuova variante del virus, essendo più contagiosa, potrebbe condurre ad un rialzo dei contagi pericoloso.

Il virologo Fabrizio Pregliasco ha messo in guardia sulla necessità di aumentare la responsabilità personale e rispettare tutte le misure di sicurezza dopo la scoperta della nuova variante del virus in Gran Bretagna: “Siamo alla seconda ondata, ma rischiamo un rialzo davvero pericoloso“.

Pregliasco sulla nuova variante del virus

Intervistato dal Messaggero, l’esperto ha spiegato che le variazioni sono assolutamente normali nei virus a Rna. Essendo disattenti nel replicarsi, commettono infatti qualche errore rispetto ad altri come per esempio il morbillo che invece è ripetitivo. Difficile prevedere i diversi cambiamenti, perché la gran parte di essi non è efficace oppure è del tutto indifferente rispetto alle caratteristiche della malattia.

Sicuramente, ha continuato, questa infezione mutata circola anche in Italia da diverso tempo ma non facile stabilire l’entità dei casi. La sua presenza, data la maggior contagiosità, potrebbe però essere una dimostrazione del fatto che la curva dei contagi non stia scendendo abbastanza velocemente e spiegherebbe il numero così alto di contagi del periodo.

Per difenderci dal virus, ha continuato Pregliasco, è dunque necessario aumentare la propria responsabilità personale e vivere con la considerazione che ogni contatto interpersonale rappresenta un rischio: “Occorre seguire le stesse precauzioni di prima ma con maggiore attenzione“. Per questo si è detto scettico sulla riapertura delle scuole, che a settembre ha dato una grande spinta alle seconda ondata e bisogna quindi prima avere un piano per fare in modo che non rappresentino di nuovo un rischio. In primis gestendo l’aspetto degli spostamenti.

Quanto infine al decreto Natale, che permette gli spostamenti fino al 20 dicembre e poi di nuovo dal 6 gennaio, il virologo si è così espresso: “Il senso di questa misura non si comprende. É stata una forma di liberalità nella speranza che se ne facesse un uso decente. Ma dal punto di vista scientifico non mi entusiasma affatto“. Anche perché, ha concluso, “sarebbe al limite della pericolosità riprendere gli spostamenti il 7 gennaio“.