> > Nuova variante Covid: chi ha già gli anticorpi non la contrae

Nuova variante Covid: chi ha già gli anticorpi non la contrae

covid oms vaccino

Massimo Ciccozzi, epidemiologo dell’Università Campus biomedico di Roma, rassicurarci sull'efficacia del vaccino

Una settimana fa il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha lanciato l’allarme su una nuova variante del Covid 19 che ha colpito il Sud dell’Inghilterra. Molti paesi si sono dunque affrettati a chiudere in confini con la Gran Bretagna e il mondo della scienza si è interrogato sull’efficacia del vaccino, la cui distribuzione in alcuni Stati e appena iniziata e in altri inizierà a breve. La diffusione di varianti come quella inglese (B.1.1.7) e quella sudafricana (501.V2) potrebbe infatti mettere a rischio l’efficacia dei principali vaccini, tra cui quelli di Pzifer e di Moderna.

Nuova variante Covid

Pfizer e Moderna si sono affrettati a comunicare che svolgeranno prove addizionali per testare la risposta immunitaria nelle persone che hanno contratto la variante del coronavirus. L’obbiettivo è capire se i loro vaccini saranno in grado di neutralizzare il virus mutato. Nell’attesa, arriva qualche prima buona notizia. I ricercatori dalla Medical Branch dell’Università del Texas situata a Galveston, negli Stati Uniti, hanno annunciato i primi risultati dei loro studi. Da quanto risulta, gli anticorpi che neutralizzano il ceppo più comune del virus hanno neutralizzato anche il ceppo con la mutazione N501Y.

Si tratta di un’ottima notizia, perché sia il vaccino Pzifer sia quello sviluppato da Moderna, inducono la produzione di anticorpi diretti contro la nuova variante del Covid, per cui la possibilità che una o più mutazioni vadano a inficiare sull’efficacia del vaccino sarebbero estremamente basse.

“Almeno per quanto riguarda la mutazione N501Y non ci sono particolari cambiamenti in termini di neutralizzazione – ha spiegato Menachery – . Si tratta ovviamente di dati non ancora sottoposti a revisione paritaria ma avevamo queste informazioni prima che la variante britannica diventasse nota. Molti gruppi di ricerca con cui ho parlato hanno già iniziato a lavorare su questo aspetto, per cui credo che i dati definitivi siano in arrivo”. Inoltre, anche epidemiologo dell’Università Campus biomedico di Roma, Massimo Ciccozzi, ha recentemente rassicurato tutti sull’efficacia del vaccino.