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Verona toglie la cittadinanza onoraria a Roberto Saviano

Verona toglie cittadinanza onoraria Saviano

Verona toglie la cittadinanza onoraria a Saviano, La colpa? Aver attaccato Salvini.

Roberto Saviano non avrà più la cittadinanza onoraria a Verona a seguito dell’approvazione della mozione presentata dal consigliere comunale leghista Alberto Zelger circa un anno fa. L’onorificenza, ricevuta nel 2008, viene tolta allo scrittore anche con i voti a favore da parte degli esponenti del consiglio comunale di Fratelli d’Italia. Il proponente Zelger ha così commentato la sua scelta: Saviano è diventato un personaggio provocatorio, irrispettoso dei suoi avversari politici. Nessuno – aggiunge – mette in discussione il suo impegno contro la camorra, ma il suo delirio egocentrico che lo porta ad attaccare rappresentanti del popolo colpevoli soltanto di avere un’opinione diversa dalla sua su più questioni: dalla liberalizzazione della droga all’immigrazione”.

Verona revoca la cittadinanza onoraria a Saviano

Il riferimento, neanche troppo velato, del consigliere leghista è al forte dibattito che spesso vede schierato Saviano contro il segretario del Carrocio, Matteo Salvini. È proprio quest’aspetto che fa indispettire le forze d’opposizione del consiglio veronese che parlano di punizione nei confronti dello scrittore solo per aver contestato pubblicamente le scelte di Salvini.

Ne è convinto Michele Bertucco, di Sinistra in comune, che all’Huffington Post ha dichiarato: “I meriti dello scrittore vengono annullati perché il suo pensiero non è in linea con l’ideologia leghista. Nella prima stesura della proposta l’accusa a Saviano era di essere entrato in forte polemica con Salvini per il caso del sequestro delle navi di migranti. Nella seconda stesura – aggiunge – l’accusa era data da una presa di posizione di Saviano sulla liberalizzazione delle droghe”.

Poi l’accusa di bigottismo per Verona e la sua amministrazione, specie sui temi che invece meriterebbero di essere discussi. In post su Facebook Bertucco parla di “Miserie del consiglio comunale di Verona”.