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Covid, Vigilia di Natale: raffica di controlli e sanzioni in tutta Italia

Carabinieri

Nella notte della Vigilia di Natale, i controlli e le sanzioni effettuati dagli agenti hanno garantito il rispetto delle norme anti-Covid in Italia.

Giovedì 24 dicembre è stato il primo giorno di lockdown totale esteso a tutta la penisola italiana. Il Dpcm emanato venerdì 18 dicembre, infatti, ha stabilito che l’Italia sarà zona rossa per un totale di dieci giorni durante il periodo coincidente con le festività natalizie ovvero dal 24 al 27 dicembre, dal 31 dicembre al 3 gennaio e dal 5 al 6 gennaio. Nei giorni restanti – 28, 29 e 30 dicembre e 4 gennaio –, invece, il paese verrà considerato in zona arancione.
La Vigilia di Natale, quindi, è stata il primo giorno di lockdown dichiarato dall’ultimo decreto e, in quanto tale, è stata caratterizzata da numerosi controlli effettuati dalle forze dell’ordine al fine di garantire il rispetto delle regole, indicate a livello governativo, da parte di tutti i cittadini.

Vigilia di Natale, controlli e sanzioni in Italia

Nella notte della Vigilia di Natale, sono state sottoposte a controlli di vario genere 81.885 italiani: tra questi, 7 soggetti sono stati denunciati dopo aver riscontrato una violazione della quarantena imposta mentre altri 826 sono stati sanzionati per aver trasgredito rispetto alle norme e alle limitazioni esposte nel Dpcm del 18 dicembre.

Gli esercizi commerciali ispezionati sono stati, in totale, 13.771: tra queste, i carabinieri hanno decretato la chiusura immediata di 14 attività.

Val di Susa, sorvegliata speciale

Nel corso del primo dei dieci giorni rossi, la minuziosa attività di verifica sviluppata sul territorio nazionale da parte di circa 70.000 carabinieri e agenti del Nas si è svolta a ritmo serrato anche in Val di Susa. Sono state accuratamente esaminate, infatti, le condizioni sanitarie e igieniche presenti a livello alimentare in bar, ristoranti e hotel regolarmente aperti per svolgere attività da asporto.

Le forze dell’ordine, inoltre, hanno passato al setaccio anche gli impianti sciistici, nonostante il decreto governativo ne abbia ordinato la chiusura. Tra i luoghi più sorvegliati sono presenti i sentieri innevati di Sestiere ma anche i fuori pista collocati nell’area circostante.