> > Natale, il vescovo di Bologna: "Gesù lottò: i suoi forestieri per decreto"

Natale, il vescovo di Bologna: "Gesù lottò: i suoi forestieri per decreto"

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Il vescovo di Bologna Zuppi ha paragonato il Natale all'attuale pandemia ricordando la lotta per la vita che Gesù fece propria.

Il vescovo di Bologna Matteo Zuppi ha augurato un buon Natale alla sua Diocesi ricordando come la festività insegna che “se viviamo per noi stessi la lotta la perdiamo e soltanto donando si può vincere la lotta contro il male“.

Il messaggio del vescovo di Bologna a Natale

Attraverso l’emittente E’-Tv, il cardinale non ha potuto iniziare non citando la pandemia in corso affermando che aiuta ancor di più a capire che il Signore viene per tutti e che solo insieme è possibile salvarsi. Zuppi ha poi commentato il differente modo in cui le restrizioni ci impongono di vivere il periodo natalizio, affermando che spesso l’assenza ci fa capire l’importanza di quello che volevamo presente. “Quando perdiamo qualcosa ne capiamo il valore: vale per le persone e per le abitudini. Essere costretti a perdere alcune abitudini ci fa capire la loro importanza e a cosa servivano“.

A tal proposito, ha continuato, Natale significa la scelta di Dio di fare proprie le nostre difficoltà, ristrettezze, paure e sofferenze. Ma anche trovare una sicurezza, quella dell’amore del Signore nel nostro sconcerto.

L’arcivescovo ha poi ricordato come quella di Natale non sia una storia tranquilla bensì il racconto della lotta per la vita che Gesù fa sua per insegnarci ad emularlo. E non ha mancato di fare una similitudine con l’attuale situazione: “Lui viene un momento difficile, nasce all’aperto perché i suoi erano diventati forestieri per colpa di un decreto. Deve affrontare Erode e la strage degli innocenti, che possiamo paragonarlo a una pandemia“.