Il vaccino anti Covid sviluppato dalla Pfizer ha ufficialmente fatto il suo ingresso in Italia e si sta dirigendo verso l’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma. Oltre a quelli Pfizer, AstraZeneca, Moderna potrebbe presto aggiungersi anche il vaccino capitolino. Questo sta per essere messo appunto grazie alla collaborazione tra gli specialisti dello Spallanzani e la ReiThera di Castel Romano, e dovrebbe essere pronto tra 6 mesi. I test della Fase 1 hanno dato risposte confortanti e il farmaco dovrebbe essere prodotto in quantità per essere distribuito a metà 2021.
Vaccino Covid, Spallanzani: “Manca poco”
“I risultati della prima fase – spiega Marta Branca, direttore dello Spallanzani – sono buoni. Abbiamo inoculato il nostro vaccino a 90 volontari. I primi 45 hanno tra i 18 e i 55 anni, gli altri 45 tra i 65 e gli 85. Non ci sono stati eventi tanto avversi da chiedere il blocco della sperimentazione. Abbiamo inviato i risultati all’Aifa (Agenzia italiana del farmaco, ndr) e adesso aspettiamo il responso per partire con la Fase 2 e la Fase 3. Per ora abbiamo testato l’efficacia del farmaco. Adesso dobbiamo assicurarci della sua immunogenicità su una platea più ampia. Noi siamo pronti”.
“Il nostro vaccino – continua il direttore generale dell’Istituto nazionale per le malattie infettive di via Portuense – si baserà sull’adenovirus e potrà essere conservato a temperature comprese tra i 2 e gli 8 gradi“.
Infine: “Le dosi verranno realizzate in Italia e quindi la filiera si accorcerà notevolmente. Serviranno milioni e milioni di unità per i richiami. Il vaccino contro il coronavirus potrebbe diventare come quello antinfluenzale, da ripetere una volta all’anno. In ogni caso la nostra sarà un’arma importante, da affiancare a quelle già in circolazione”. Sui tempo: “Purtroppo non sono comprimibilu, ma il nostro impegno è massimo”.