> > Botti di Capodanno, tragedia ad Asti: 13enne morto colpito da petardo

Botti di Capodanno, tragedia ad Asti: 13enne morto colpito da petardo

Botti capodanno asti morto

É di un morto il bilancio dei botti di Capodanno ad Asti: un 13enne ha perso la vita dopo essere stato colpito all'addome da un petardo.

Tragedia ad Asti, dove i botti di Capodanno hanno fatto registrare un morto: si tratta di un ragazzo di 13 anni colpito all’addome da un petardo (anche se non si esclude ancora del tutto un colpo di pistola) nei pressi del campo nomadi di via Guerra.

Botti di Capodanno: un morto ad Asti

Tutto è accaduto poco dopo la mezzanotte, quando il giovane è rimasto ferito e i presenti hanno immediatamente dato l’allarme al 118. I sanitari, giunti in breve tempo sul posto, hanno prestato i primi soccorsi ritenendo già gravissime le sue condizioni. Arrivato al Pronto Soccorso già in arresto cardiaco, per lui non c’è stato nulla da fare ed è purtroppo morto dopo poche ore.

Genitori danneggiano il Pronto Soccorso

I parenti della vittima, allertati e giunti in ospedale, hanno creato danni ad alcune strutture del Pronto Soccorso e del parcheggio richiedendo l’intervento dei Carabinieri. Cercando di vedere il ragazzo, per la rabbia e la disperazione hanno rotto la porta scorrevole, gettato un panetto di cemento lungo la strada e recando danni alle tende dell’Esercito allestite fuori dall’ospedale.

Tutto perché a loro non è stato concesso di vedere il ragazzino, sul cui corpo la procura ha disposto l’autopsia. Se infatti la prima ipotesi è che il giovane sia morto a causa di un petardo scoppiatogli sull’addome, non è del tutto da escludersi un colpo di pistola. Sul caso indagheranno i miliardi di Asti coordinati dalla magistratura.

Episodi di persone ferite a causa dei botti di Capodanno si sono registrati anche nelle altre città italiane. Gli interventi dei soccorritori sono stati in totale 229, in netta diminuzione rispetto allo scorso anno quando furono 686. Il numero maggiore anche quest’anno è stato registrato nel Lazio (45, lo scorso anno furono 171), seguito da Campania (40), Puglia (24), Veneto (19), Lombardia (18), Sicilia (17) e Liguria (16).