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Covid, Regioni all'Iss: "Rivedere i 21 parametri per assegnazione zone"

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In un documento inviato all'Iss, le Regioni chiedono di rivedere i 21 parametri che determinano l'assegnazione delle zone di rischio epidemiologico.

Rivedere i 21 parametri che determinano l’assegnazione delle zone di rischio epidemiologico, è questo in sostanza il nocciolo del documento che le Regioni italiane hanno inviato all’Iss, oltre che ai ministri Boccia e Speranza, e che segue i numerosi appelli nella medesima direzione lanciati nelle scorse settimane. In particolare, all’interno del documento le Regioni chiedono che venta rivisto il metodo di calcolo dei tamponi, dato che potrebbe influire sul tasso di positività generale falsando le decisioni delle autorità in materia di rischio epidemiologico.

Regioni all’Iss: “Rivedere i 21 parametri”

Stando a quanto affermato dalle Regioni infatti, inserendo i risultati dei testi molecolari e antigenici nel computo dei dati il rapporto test/infettati di ciascuna regione verrebbe abbassato, determinando così un’assegnazione della zona di rischio maggiormente corrispondente alla realtà. Tra gli altri aspetti che potrebbero essere oggetto di revisione, anche la stessa definizione dei casi e le strategie di esecuzione dei test, modifiche che potrebbero essere facilitate una volta che la campagna di vaccinazione entrerà a pieno regime.

Con l’8 gennaio e la fine delle vacanze natalizie, l’Italia sarà pronta a tornare al sistema a colori che ha contraddistinto il periodo della cosiddetta seconda ondata. Prima dell’inizio delle festività infatti, tutte le Regioni erano riuscite a tornare all’interno della zona gialla ad eccezione dell’Abruzzo che era rimasto nella zona arancione. La richiesta delle Regioni di rivedere il sistema di calcolo dei tamponi va anche nella direzione di evitare nuove chiusure di negozi e attività commerciali, scongiurando così un ulteriore aggravamento della crisi economica.