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Struttura campagna vaccinale in Italia: priorità e luoghi del vaccino

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Anziani, operatori sanitari, personale scolastico e forze dell'ordine hanno la priorità nella vaccinazione. Lo scopo è raggiungere immunità di gregge.

Aifa assicura che il piano vaccini funziona e il Ministero della Salute ha reso noto il piano della campagna vaccinale, spiegando la struttura, le priorità e i luoghi del vaccino.

Campagna vaccinale: com’è strutturata

Tra fine dicembre 2020, gennaio e febbraio 2021 saranno somministrate le prime dosi di vaccino disponibili. Il Ministero della Salute parla di 8.000.000 dosi di vaccino Pfizer-BioNTech e 1.346.000 di quello sviluppato da Moderna. In questi primi tre mesi i primi a essere vaccinati saranno operatori sanitari e sociosanitari, anziani delle Rsa, il personale che lavora nelle Rsa e gli ultraottantenni.

La campagna di vaccinazione non si interrompe: tra marzo, aprile e maggio avranno la priorità le persone in servizi essenziali, il personale scolastico, le forze dell’ordine, cittadini di età compresa tra i 60 e gli 80 anni e chi vive o opera in eventuali aree focolaio. Una volta protette le categorie più fragili e a rischio, la vera e propria vaccinazione di massa è prevista per l’estate. Il Ministero della Salute, infatti, precisa che tra giugno, luglio e agosto l’obiettivo sarà quello di raggiungere l’immunità di gregge, garantendo il vaccino a 40.000.000 di persone. Tra marzo e agosto si prevedono 193.200.000 altre dosi opzionate dall’Italia.

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Chi si sottoporrà alla vaccinazione dovrà recarsi in luoghi appositamente predisposti. Si tratta, in particolare, di 300 ospedali e unità mobili, 1500 tra gazebo, ambulatori dei medici di famiglia e sanità militare. Ma anche spazi pubblici, palestre e fiere. L’organizzazione, che prevede trasporto del vaccino, conservazione e disponibilità degli addetti alla somministrazione, è monitorata dall’Aifa. Il percorso prevede: catena del freddo standard (stoccaggio nazionale e siti territoriali), catena del freddo estrema (che prevede la consegna da parte delle aziende agli appositi punti vaccinali), trasporto e logistica (affidato al Commissario straordinario con le Forze armate). La disponibilità di siringhe e diluente è affidata al Commissario straordinario. Gli addetti a vaccinare, invece, sono 20.000 medici, specializzandi e professionisti volontari.