> > Pregliasco: "Freddo facilita diffusione virus, servono misure stringenti"

Pregliasco: "Freddo facilita diffusione virus, servono misure stringenti"

pregliasco

Dato che il freddo facilita la diffusione del coronavirus, per Pregliasco dopo le feste saranno necessarie ancora misure più stringenti.

Il virologo Fabrizio Pregliasco ha esso in guardia sul fatto che il freddo e gli sbalzi termici possano causare un aumento della diffusione del virus e dunque dei contagi. Tenuto conto di questo rischio, diventa dunque per lui fondamentale gestire con attenzione le misure di precauzione “che dovranno essere ancora più oculate e stringenti per evitare di ritrovarci in una condizione ingestibile“.

Pregliasco: “Freddo facilita diffusione virus”

Intervistato dal Messaggero, l’esperto ha spiegato che le temperature invernali rappresentano degli elementi di facilitazione per il Covid perché bloccano quella che viene definita “clearance mucociliare”, motivo per cui in inverno è più facile prendere l’influenza o delle forme di virus simil influenzali. Inoltre nella stagione invernale si passa più tempo a casa o comunque in posti chiusi e dunque si è a maggior rischio di contagio o di trasmissione dell’infezione.

Pregliasco ha ricordato infatti come il coronavirus abbia iniziato cominciato a circolare nel mese di novembre 2019 proprio durante il periodo freddo mentre poi durante l’estate, grazie al lockdown e alle temperature più calde, se ne è ridotta la diffusione. Per questo sarà quanto mai necessario mantenere alta la guardia dopo le feste e mettere in campo misure molto stringenti e oculate. Tra queste, ha suggerito, “una grande attenzione alla gestione dei mezzi di trasporto pubblico in vista della riapertura delle scuole“.

Lo scaglionamento degli orari degli studenti o dei lavoratori, ha continuato, è infatti inefficace se non si aumenta la frequenza del numero dei mezzi a disposizione per evitare che si creino assembramenti.

No pranzi e cene per tutto il 2021

“L’anno nuovo non promette bene. – ha sottolineato in un’intervista a La Stampa – I numeri di questi giorni non consentono di stare tranquilli e prefigurano una terza ondata”. L’unica è sperare che”non sia un’ondona”. «Purtroppo gli ultimi dati dimostrano la stanchezza del lockdown. Grazie all’impegno di tutti nei mesi scorsi sono stati raggiunti risultati importanti, ma ora la curva rallenta troppo lentamente per cui è urgente intervenire con nuove misure. Inoltre, la diffusione della variante inglese rende indispensabile velocizzare la campagna di vaccinazione”. “Senza dubbio bisogna continuare in questo modo”, ha sottolineato prefigurando una zona rossa anche dal 7 gennaio. “Il colore rosso è stato necessario perché a dicembre la popolazione non era abbastanza attenta. Durante le feste è stato concesso qualche strappo, ma pranzi, cene e ritrovi vanno dimenticati fino al vaccino”.