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Veneto, terapie intensive verso il collasso

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In Veneto le terapie intensive sono vicine al collasso, e ora si prospetta un'altra conversione dei posti letto chirurgici.

Il 2021 si apre con numeri preoccupanti per il Veneto e le sue terapie intensive, quasi al collasso. Il 1 gennaio registra 3mila malati in area non critica, ma salgono a oltre 400 i pazienti in terapia intensiva, e così ora gli ospedali chiedono ancora la convesione dei posti letto chirurgici.

Terapie intensive al collasso in Veneto

Il Veneto rimane la regione più colpita dal covid anche con l’inizio del 2021, e le terapie intensive ora iniziano a collassare. Nella giornata del 1 gennaio 2021, i positivi toccano quota 92.582, così come il numero dei morti (6629). Crescono i guariti (159.469), ma negli ospedali la situazione rimane ancora preoccupante sul versante dei ricoveri.

Salgono a 401 le persone ricoverate in terapia intensiva (+7), di cui 29 negativizzate e 372 positive al covid (+11 rispetto al 31 dicembre 2020). Tuttavia, si registra anche una discesa dei ricoveri in area non critica (2985, -48 al giorno precedente), di cui 2657 positivi. Numeri che però hanno già allertato gli ospedali della regione, pronti a richiedere ancora una volta la conversione dei posti letto dei vari reparti chirurgici. Ora Zaia spera solo che le restrizioni fino al 6 gennaio possano dare un po’ di respiro agli ospedali veneti.

Dati sulle vaccinazioni

Intanto diamo alcuni numeri sulle vaccinazioni già effettuate in Italia. Sul report pubblicato dal Governo, il Lazio rimane in testa con 6.116 somministrazioni. Segue poi la Campania con 2.204, la Lombardia con 2.171, Piemonte con 1.618 e Toscana con 1.472.

Il Veneto si attesta ancora nelle ultime posizioni (1.461), prima di Puglia (1.209) e Liguria (1.225). La fascia dìetà più vaccinata rimane quella tra i 50 e 59 anni, compresi gli operatori sanitari e sociosanitari.