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Covid in Sicilia, Razza: "Non possiamo escludere terza ondata"

Ruggero Razza

Ruggero Razza, assessore alla Salute della Regione Siciliana, interviene a 360 gradi sul tema vaccini in Sicilia

Prosegue in tutta Italia la campagna vaccinale anti Covid, e la Sicilia diventa la seconda Regione con più somministrazioni effettuate. Nella Regione sono state somministrate 1.631 dosi su 46.510 consegnate (il 3,5%). L’Isola è la seconda regione per numero di consegne, prima rimane ancora il Lazio, mentre stacca in coda la Lombardia. L’assessore alla Salute della Regione Siciliana Ruggero Razza è intervenuto sul tema vaccini, avvertendo però che siamo solo all’inizio, che non dobbiamo abbassare la guardia e che il rischio di una terza ondata rimane elevato.

Covid in Sicilia

Per completare il primo trimestre – ha dichiarato a LiveSicilia – sarà la volta degli over ottanta che, in Sicilia, sono circa trecentocinquantamila. Persone con storie, situazioni e alloggi diversi”. L’obiettivo rimane quello di vaccinare tutti i siciliani entro settembre. “Molto dipende da fattori che non controlliamo – continua l’assessore -, come l’approvvigionamento e la diversità dei prodotti. Credo che la tempistica possa essere rispettata“.

Nell’Isola sono arrivate oltre 55mila dosi, ma ne dovrebbero arrivare altre a breve. Le prime dosi saranno destinate al personale sanitario. Secondo l’assessore Razza, l’obbligo del vaccino anti-Covid non può essere ammesso, a meno di cambiare la costituzione. Si possono introdurre limitazioni di alcune attività per chi non è vaccinato – ammette -. Si può limitare l’accesso a luoghi come palestre, piscine, stadi oppure si può impedire di viaggiare, entrare in uffici o a bordo di mezzi pubblici a chi non dimostrerà di essere immune”.

Infine l’ammonizione a non abbassare la guardia. “Il rischio di una terza ondata già tra febbraio e marzo rimane alta, ma intanto proseguiamo la campagna vaccinale“.