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Indice Rt della variante Covid: le importanti novità del nuovo studio inglese

variante covid

Il recente studio dell'Imperial College di Londra ha quantificato l'indice Rt della variante covid confermando l'alta trasmissibilità

Il recente studio dell’Imperial College di Londra ha quantificato la maggiore trasmissibilità della variante covid presentando al mondo alcune novità. Le prime indicazioni suggeriscono che i vaccini dovrebbero essere comunque efficaci.

Indice Rt variante covid

Mentre secondo alcuni media americani, la variante covid sarebbe presente negli USA almeno da ottobre, a Londra l’ultimo studio dell’Imperial College ha quantificato l’indice di trasmissibilità della variante covid. Che sarebbe tra lo 0,4 e lo 0,7 più alto rispetto precedenti versioni del virus.

Un’altra conclusione dello studio conferma questa maggiore trasmissibilità della variante inglese che sarebbe triplicata durante il lockdown inglese di novembre, mentre la versione precedente si è ridotta di un terzo.

Il professor Axel Gandy dell’Imperial College di Londra ha confermato alla BBC che le differenze tra i tipi di virus sono notevoli. “C’è un’enorme differenza nella facilità con cui il virus variante si diffonde. Questo è il cambiamento più grave nel virus dall’inizio dell’epidemia”, ha aggiunto.

Non si diffonde solo tra i più giovani

I primi risultati hanno indicato che il virus si stava diffondendo più rapidamente tra i minori di 20 anni, in particolare tra i bambini in età scolare. Ma i dati più recenti indicano che si sta diffondendo in tutti i gruppi di età. Secondo il prof Gandy “Una possibile spiegazione è che i primi dati sono stati raccolti durante il periodo del blocco di novembre in cui le scuole erano aperte e le attività della popolazione adulta erano più limitate. Stiamo vedendo ora che il nuovo virus ha aumentato l’infezione in tutte le fasce d’età”.

Confermata per ora efficacia vaccino

Una novità di non poco conto dunque. Tuttavia, accanto a questi dati non proprio confortanti, una notizia positiva c’è. Come ha spiegato il professor Lawrence Young, della Warwick University, le prime indicazioni suggeriscono che i vaccini rimangono efficaci contro la nuova forma del virus. “I virus delle varianti esistono dall’inizio della pandemia e sono un prodotto del processo naturale mediante il quale i virus si sviluppano e si adattano ai loro ospiti mentre si replicano. La maggior parte di queste mutazioni non ha alcun effetto sul comportamento del virus, ma molto occasionalmente possono migliorare la capacità del virus di infettare e / o diventare più resistente alla risposta immunitaria del corpo”.