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Arcuri: "Sui vaccini non siamo in ritardo, ecco come sarà il piano"

arcuri, piano vaccini compromesso se a gennaio terza ondata

Secondo Arcuri è presto per parlare di ritardo sulla somministrazione dei vaccini: "Strumentale fare già consuntivi dopo 4 giorni".

Il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, in una lettera aperta al Corriere della Sera, ha sottolineato come l’Italia non sia in ritardo sulla somministrazione dei vaccini e spiegato il piano logistico e organizzativo per la campagna.

Arcuri: “Non siamo in ritardo sui vaccini”

Come già ribadito più volte, ha spiegato che all’Italia spetta il 13,46% delle dosi acquistate dall’Unione Europea. I vaccini che la Commissione ha opzionato sono stati prodotti da sei aziende e porterebbero sul nostro territorio 178 milioni di dosi nel 2021 e 48 nel 2022. Per quanto riguarda quelli già approvati, vale a dire per ora solo quello della Pfizer, l’Italia ne riceverà 40 milioni al ritmo di 470 mila a settimana. Quando poi l’Ema approverà anche l’antidoto di Moderna, a noi spetteranno 20 milioni di dosi.

Una volta arrivati e distribuite agli hub delle singole regioni, il governo ha individuato le categorie dei cittadini da vaccinare nel corso del tempo in funzione di due parametri. Vale a dire il livello di esposizione potenziale al contagio e la fragilità. Si è dunque partiti con la somministrazione al personale sanitario e sociosanitario, con l’obiettivo di far diventare Covid free gli ospedali, nonché al personale e agli ospiti delle rsa.

Il piano è quello di vaccinare 1 milione e 800 mila persone (con entrambe le dosi) entro febbraio, mese in cui si partirà con le persone che hanno più di 80 anni, oltre 4 milioni. Poi saranno vaccinati gli anziani dai 60 agli 80 anni, le forze dell’ordine, gli insegnanti e il personale scolastico, i fornitori di servizi pubblici essenziali, gli operatori del trasporto pubblico locale, il personale carcerario e i detenuti. E, infine, il resto della popolazione. Con la speranza di chiudere la campagna di vaccinazione di massa ad autunno.

Quanto ai presunti ritardi e alle poche somministrazioni da parte di alcune regioni, Arcuri ha rassicurato: “Sono passati solo 4 giorni dall’inizio della campagna, è davvero presto e sarebbe strumentale fare già consuntivi. Sono certo che lo spirito di collaborazione che abbiamo messo in campo porterà rapidamente ad azzerare queste asimmetrie“.