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Coppia scomparsa: ricerche nel fiume e sotto le macerie dell'hotel Eberle

coppia scomparsa a Bolzano

Si teme che Peter e Laura siano finiti sotto le macerie della frana che si è abbattuta sull’hotel Eberle o che siano caduti nel fiume Isarco.

Proseguono le ricerche della coppia scomparsa a Bolzano: di Laura Perselli, 68 anni, e Peter Neumair, 63, si sono perse le tracce lunedì 4 gennaio. Gli inquirenti non escludono alcuna pista e si vagliano tutte le ipotesi. Intanto i cellulari sono spenti e la coppia non riesce a essere rintracciata. L’ultimo accesso a Whatsapp di Laura risale alle 18.46 di lunedì e l’ultima cella agganciata dal telefonino è nei pressi di ponte Roma. Per questo motivo, le ricerche si concentrano lungo le due sponde del fiume Isarco. La coppia amava passeggiare, ma per alcuni è strano che i due si siano messi in cammino a tarda ora e con le temperature così basse. Si teme anche che Peter e Laura siano finiti sotto le macerie dell’hotel Eberle, colpito e distrutto da una violenta frana.

Coppia scomparsa a Bolzano: le ipotesi

Con l’ausilio dei cani molecolari è stato vagliato il corso del fiume Isarco. Nei pressi del depuratore, situato a sud della città, i carabinieri hanno ritrovato un paio di scarpe e uno zaino. Le verifiche sono ancora in corso, ma gli inquirenti dubitano siano di Laura e Peter.

Inizialmente si è pensato che fossero scappati a causa di debiti. Al contrario, la coppia è benestante e non avrebbe mai parlato di problemi economici. Esclusa anche l’ipotesi di un suicidio: i due, infatti, pare fossero sereni e non soffrissero di depressione. Anzi, Laura aveva vinto una brutta malattia e solo pochi giorni prima della sua scomparsa aveva festeggiato il ritorno a casa di sua madre, a lungo ricoverata in ospedale.

Nonostante tutte le ipotesi siano ancora prese in considerazioni, gli uomini impegnati nelle ricerche della coppia temono che Laura e Peter siano finiti sotto le macerie dell’hotel Eberle, momentaneamente chiuso per via delle restrizioni volute dal Governo per far fronte all’emergenza coronavirus. La struttura è raggiungibile percorrendo la passeggiata di Sant’Osvaldo, la cui entrata è vicina alla villa dei due coniugi. Sebbene l’hotel sia chiuso, il sentiero continua a essere frequentato dagli amanti delle camminate.

Un’altra ipotesi è quella della caduta accidentale nel fiume Isarco. Se così fosse, la corrente potrebbe poi aver trascinato i corpi fino a valle. I sommozzatori, tuttavia, non hanno trovato la coppia né possibili prove utili a individuare Laura e Peter.

Intanto la figlia Madé è tornata dalla Germania. È stata lei a lanciare l’allarme, avvertendo il fratello Benno che vive ancora in casa con i genitori. La donna ha iniziato ad allarmarsi quando non è più riuscita a mettersi in conttato con i genitori, che all’improvviso hanno smesso di risponderle su WhatsApp. Così ha provveduto a contattare fratello e zia, che a loro volta hanno avvertito i carabinieri. Si pensa che i coniugi siano usciti a piedi: le loro bici e l’auto, infatti, sono parcheggiate nel cortile della loro abitazione. Non si esclude neppure un possibile incontro con qualche malintenzionato.