Dopo essere stato picchiato a Napoli mentre stava svolgendo il suo lavoro da rider nella serata di sabato 2 gennaio 2021, Gianni aveva raccontato di non voler fare più un lavoro così sottopagato e pieno di rischi. Tra i cittadini è quindi subito scattata la gara di solidarietà. A una settimana dall’aggressione, tuttavia, l’uomo è ancora senza lavoro. Questo nonostante le numerose offerte di lavoro recapitategli e i colloqui sostenuti. Il rider ha infatti finora rifiutato due proposte che gli sono state fatte.
Rider rapinato a Napoli
La prima offerta di lavoro arriva a Gianni è stata quella, quasi immediata, della macelleria Bifulco di Ottaviano. L’offerta era arrivata a poche ore dalla violenza subita, e dopo aver scoperto che l’uomo era un macellaio di professione. A distanza di qualche giorno è poi arrivata anche quella di un punto vendita dei supermercati Sole 365 a Caivano.
Gianni ha però rifiutato entrambe le offerte di lavoro. Questo perché purtroppo fino a questo momento è riuscito a permettersi solo un motorino e non potrebbe con quel mezzo arrivare in provincia. La scelta che ha però provocato la rabbia dello stesso popolo social che si era mobilitato per aiutarlo. “Vuoi il lavoro sotto casa”, è stata l’accusa più comune.
Gianni ha recentemente raccontato alla stampa i dettagli di quanto subito e si è detto, nonostante tutto, dispiaciuto per i ragazzi che lo hanno aggredito: “Erano dei ragazzini per quanto ho potuto vedere, mi sono chiesto perché fanno del male al prossimo”.