> > Uscar, raddoppiano i focolai nel Lazio: cos'è successo durante le feste

Uscar, raddoppiano i focolai nel Lazio: cos'è successo durante le feste

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A Roma e nel Lazio i focolai sono raddoppiati: da 101 a 197 nell'arco di una settimana. Bartoletti, responsabile delle Uscar, spiega cos'è successo.

A lungo si è raccomandato di non abbassare la guardia neppure nei giorni di festa. Per molti sembrava difficile rinunciare a un Natale condiviso, tra cenoni, regali e pranzi in famiglia. E così c’è chi non è stato sufficientemente prudente. Stando a quanto reso noto dal responsabile delle task force anti-contagio Uscar, le feste trascorse all’insegna della spensieratezza ora determinano un aumento dei focolai: nel Lazio sono raddoppiati in una settimana.

Uscar, aumento dei focolai dopo le feste

Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss, ha evidenziato il netto aumento dei contagi registrato all’indomani delle festività natalizie. Lo ha sottolineato anche Alessio D’Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio, dichiarando: “Siamo in area gialla, ma non è un disco verde. Dobbiamo comportarci come se fossimo già in zona arancione“. Nonostante il Dpcm pre-natalizio, in molti hanno trascorso i giorni di festa con amici e parenti. I molti contatti hanno comportato un aumento dei contagi. La maggior parte dei nuovi focolai, infatti, “riguarda contagi scoppiati entro le mura di casa”, ha aggiunto D’Amato.

Come riportato da la Repubblica, Pier Luigi Bartoletti, responsabile delle task force anti-contagio Uscar, ha raccontato: “Ero al telefono con un paziente proprio pochi istanti fa. Dice di aver passato il Capodanno con una ragazza e ora è in preda al panico. Lei è positiva e sta anche male, lui ora frigge per farsi il tampone molecolare”.

“Chi si è sottoposto al test antigenico il 23 o il 24 dicembre si è scordato che quella è solo una fotografia del momento. Così ora ci troviamo decine di famiglie di positivi”, ha fatto sapere Bartoletti. Quindi ha aggiunto: “Sono in difficoltà, li dobbiamo guidare. Per esempio da giorni seguiamo una famiglia in cui il contagio è partito dalla madre il 27 dicembre. La signora voleva evitare al figlio il Covid e aveva pensato di mandarlo a casa dei nonni. Per fortuna l’abbiamo fermata. La sua carica virale era alta, le abbiamo dovuto far capire che al 99% anche il marito e il figlio erano ormai da considerare positivi. E così è stato. Dal 3 gennaio l’intera famiglia risulta positiva“. Intanto nel Lazio aumentano i focolai: da 101 a 197 in una settimana. I posti letto nei reparti di malattie infettive sono pieni al 44% e al 34% nelle terapie intensive.