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Dalle mascherine alle terapie intensive: pronto il piano pandemico

pronto piano pandemico

La bozza del Piano pandemico relativa al biennio 2021-2023 è pronta. Molti i punti cardine trattati dalle mascherine ai farmaci antivirali.

“L’esperienza del 2020 ha dimostrato che si può e si deve essere in grado di mobilitare il sistema per aumentare nel giro di poco tempo sia la produzione di mascherine e dispositivi di protezione individuale a livello nazionale che i posti di terapia intensiva”. Lo riporta la bozza del piano pandemico relativo al biennio 2021-2023. Questo documento si porrà come nuovo importante punto di partenza nella lotta al Coronavirus con una nuova consapevolezza: quella di ricominciare sapendo di contare sull’esperienza maturata in questo anno oltre che forti di nuovi strumenti per poter fronteggiare questa emergenza sanitaria.

Molti sono i punti cruciali trattati in questo documento. Non solo mascherine e altri dispositivi di protezione individuale diventati parte del nostro quotidiano, ma anche le terapie intensive e naturalmente un piano di emergenza ulteriore da attuare in caso qualora le risorse a disposizione non siano sufficienti.

Covid, pronto il piano pandemico

La bozza del Piano Pandemico relativo al periodo 2021-2023 è pronta. Il documento della lunghezza di 140 pagine è stato redatto dal dipartimento Prevenzione ministero della Salute e contiene tutte le misure che verranno attuate per fronteggiare l’emergenza sanitaria.

Proprio su questo punto nella bozza si legge: “L’esperienza ha messo in luce la necessità di intensificare la programmazione e il coordinamento delle informazioni tra i vari attori, favorendo la creazione di una catena di comando della comunicazione, e la programmazione di procedure standardizzate e di un piano di comunicazione, da attivare già in fase inter-pandemica al fine di favorire la promozione di comportamenti sani e corretti nell’ottica della prevenzione e prevenire la diffusione di informazioni scorrette”.

Per ciò che riguarda le misure da attuare qualora le risorse non siano sufficienti nel documento si legge: “Quando la scarsità rende le risorse insufficienti rispetto alle necessità, i principi di etica possono consentire di allocare risorse scarse in modo da fornire trattamenti necessari preferenzialmente a quei pazienti che hanno maggiori possibilità di trarne beneficio”.