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Medici no-vax, come fate a disconoscere la scienza?

Ad Moderna vaccino protezione

Il medico che si pone contro scelte prevalenti disconosce il sistema sanitario stesso, lo dichiara illegittimo nelle sue scelte e quindi non può più rappresentarlo.

Cari medici e infermieri contrari ai vaccini,

da giorni mi interrogo su come un dottore con il giuramento di Ippocrate nel cuore e a sigillo della propria professionalità possa dichiararsi obiettore rispetto al vaccino contro il Covid 19. E non certo per il numero di morti che questa pandemia ormai conta in tutto il mondo con effetti dirompenti sulla mortalità annua. Infatti secondo l’Istat il covid ha fatto incrementare di quasi il 9% il numero di decessi nel nostro paese.

Lo stupore è dovuto al fatto che il medico obiettore a conclusione di un suo percorso logico a noi ignoto ritiene che il vaccino o non sia efficace o non sicuro e quindi ritiene etico non somministrarlo. La fragilità di questo ragionamento è presto detto. Se infatti questo arbitrio venisse generalizzato a tutti i farmaci e allargato a tutti i medici dovremmo attenderci dai dottori atteggiamenti individuali e soggettivi non solo sui vaccini ma anche sulle cure, sui singoli farmaci. Ogni medico dovrebbe seguire lo stesso processo mentale per ogni medicina ed esame che prescrive. E questo rallenterebbe le cure provocando complicazioni fino alla morte del paziente. Per questo in una società strutturata come la nostra farmaci e vaccini prima di essere somministrati seguono un iter di approvazione da parte di enti e strutture delegate dallo Stato e quindi dalla comunità.

Il fatto poi che proprio questo iter venga preso di mira da medici obiettori, ritenendolo troppo modesto e rapido rispetto all’approvazione di vaccini nel passato è un’altra follia perché basa la valutazione soggettiva prevalente rispetto a quella scientifica. “L’approvazione di questo vaccino è stato più veloce di quelle nel passato e quindi non è affidabile” – ripetono alcuni di loro, dimenticando alcuni punti fondamentali: lo sforzo internazionale per vincere il Covid 19, l’impegno di ricerca finanziario impiegato da aziende farmaceutiche, comunità scientifiche e stati, l’appartenenza del Covid19 alla famiglia della Sars già nel mirino da anni degli scienziati, e si potrebbe continuare.

Ma soprattutto il medico che si pone contro scelte prevalenti, disconosce il sistema sanitario stesso, lo dichiara illegittimo nelle sue scelte e quindi non può più rappresentarlo. Anche perché un atteggiamento di questo tipo non rientra nelle scelte etiche e di libertà del medico. Pensate solo cosa accadrebbe se in un piccolo paesino quello che una volta veniva chiamato il “medico condotto” si rifiutasse di vaccinare la popolazione anziana, esponendola a rischi incalcolabili.

Qui c’è in ballo la vita. Non a caso, l’ordine dei medici su tutto il territorio sta perseguendo chi incrocia le braccia. Si tratta di poche centinaia di dottori su oltre 400mila camici bianchi, siamo quindi di fronte a una percentuale assai esigua ma che assume rilevanza in un paese democratico come il nostro dove la cronaca giustamente ascolta anche le minoranze.