Il direttore dell’Istituto Negri Giuseppe Remuzzi è intervenuto in merito al vaccino contro il Covid 19, asserendo che sarebbe meglio fare una sola dose e vaccinare più persone.
“Stiamo andando bene – dice Remuzzi -, perché esistono già tre vaccini sicuri ed efficaci, e presto ne arriveranno molti altri. Ma se non facciamo tutti uno sforzo in più, non è certo che finirà bene, per lo meno a breve termine”.
Vaccino Covid, Remuzzi: “Facciamo una sola dose”
“Anche quando funzionano, i lockdown mascherati e le zone di diverso colore sono pur sempre l’ammissione di un fallimento nella lotta al virus – ha continuato Remuzzi, le cui parole sono state riportate da Il Corriere della Sera -.
Il vaccino invece è la soluzione. Insieme all’immunità naturale, ma quella nessuno può dire quando arriverà”.
Il professore è del parere che servano sforzi maggiori: “Non bisogna perdere un minuto. Stiamo vaccinando 400 mila persone alla settimana. Immaginiamo pure di arrivare a 700 mila. Non basta”.
L’Italia però ce la sta mettendo tutta e ha da poco superato la Germania per numero di dosi effettuate in Europa. “Se in Italia le cose dovessero andare come stanno andando in Inghilterra o in Germania, rischiamo i mille morti al giorno – dice però Remuzzi -.
L’obiettivo di arrivare a 50 milioni di persone vaccinate entro la fine di marzo è utopico. Ma abbiamo il dovere di credere che sia possibile. E poi serve una strategia a medio termine. Altrimenti, il tema dei vaccini ce lo porteremo dietro per anni”.
“Il primo problema è la produzione – continua il professore, dettando le proprie linee guida -. Pfizer ha già detto che non ce la fa a coprire il fabbisogno. Bisognerebbe estendere l’accordo che AstraZeneca ha fatto con Serum Institute of India ad altre compagnie, e mettere insieme tutti i siti produttivi del mondo.
Oltre che in India e in Cina, ce ne sono in Sudamerica, Usa, Germania, e la Francia si sta attrezzando”.
Infine: “Se il Covid sparirà nella sua forma più acuta, sarà perché i suoi vaccini resteranno a lungo nelle nostre vite. Per anni, forse decenni. Con rispetto, mi chiedo: ma in questa discussione sul Mes non si trovano 2-3 miliardi da destinare a un sito italiano capace di produrre i vaccini?”.