> > Vaccino, i dipendenti no-vax della Rsa verranno sospesi 8 mesi

Vaccino, i dipendenti no-vax della Rsa verranno sospesi 8 mesi

dipendenti no-vax Rsa verranno sospesi

Rsa, per i dipendenti no-vax sospensione fino ad 8 mesi senza retribuzione.

In Italia il vaccino covid non è stato reso obbligatorio dal governo, ma la sensazione è che malgrado la decisione si farà di tutto per incentivare la persone a sottoporsi al siero, specie nei settori più delicati e critici. Ecco dunque che nelle Rsa i dipendenti no-vax potranno essere sospesi per un periodo totale di 8 mesi. A sostenerlo è Giovanni Belloni, presidente di Simersa, Società italiana dei medici delle Rsa, in un’intervista rilasciata a La Repubblica.

Sospesi i dipendenti no-vax delle Rsa

L’intervento di Belloni fa seguito al fatto che diversi operatori delle residenze per anziani – spesso luogo di focolai di grandi dimensioni nell’ultimo anno – hanno rifiutato di sottoporsi al vaccino covid. “Dopo dieci incontri, cioè 300 persone – ha detto il presidente di Simersa – siamo arrivati al 75-76 per cento. Ma è durissima. Ieri mattina – aggiunge – un inserviente mi risponde con un no secco: ho paura, non mi fido. E io: ma di cosa, non si fida? Risposta: delle multinazionali dei vaccini, lo fanno solo per i soldi”.

C’è scetticismo dunque alla base dei dinieghi e, molto spesso, poca informazione e consapevolezza. I motivi per Belloni andrebbero dalla paura degli effetti collaterali – che ricordiamo sono lievi e rientrano nella media di tutti i vaccini – alla breve durata della sperimentazione. I più audaci andrebbero poi sui profitti delle case farmaceutiche.

Lei capisce il livello – dice Belloni – Spiego che la sperimentazione è valida, la vaccinazione indispensabile, che da tempo i parenti non possono visitare gli ospiti, quindi il contagio entra attraverso chi ci lavora: medici e infermieri, oss e asa. Che lo introducono dall’esterno, dalle loro famiglie, dalla vita che conducono. Che prima dobbiamo difenderci noi, così lavoreremo più sereni e potremo aiutare gli ospiti. Purtroppo c’è una componente di ignoranza”. La soluzione per il presidente di Simersa è dunque quella di far rischiare ai no-vax delle Rsa “la sospensione dal lavoro non retribuita per 8 mesi“. In questo gruppo si includono naturalmente coloro che non vogliono fare il vaccino e non quelli che non possono farlo per ragioni sanitarie accertate.