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Medico arrestato a Napoli: avrebbe lucrato su malati di tumore

ospedale campania

Le accuse rivolte all’uomo sono veramente gravi. Diversi i reati contestati.

Un dirigente medico dell’Istituto Nazionale Tumori di Napoli avrebbe lucrato sui malati di cancro. Questo è quanto dichiarato dalla Procura che ha aperto un’indagine, con il supporto dei Nas e della Polizia, per accertare le eventuali responsabilità di Raffaele Tortoriello.

L’uomo, secondo la Procura di Napoli, avrebbe cercato di inquinare le prove, da qui la decisione di aggiungere l’aggravante all’iniziale misura cautelare. Nei fatti si è passato dall’interdizione dell’esercizio, decisa lo scorso mese di novembre, agli arresti domiciliari. Peggiora quindi la situazione dell’uomo che adesso dovrà difendersi dalle pesanti accuse. Dopo la condanna di un anno per concussione adesso ne arriva un’altra: Tortoriello avrebbe operato privatamente in clinica delle pazienti con il cancro al seno, lucrando sulla loro situazione di salute.

Dirigente medico arrestato a Napoli

Nella mattinata di giovedì 14 gennaio è stata eseguita l’ordinanza cautelare a cui si è aggiunta anche l’aggravante. Dalle indagini sarebbe emerso il tentativo di inquinamento delle prove a suo carico per episodi di malasanità e di concussione. Il primario è accusato di aver indotto delle pazienti ad operarsi per alcune neoplasie al seno. Successivamente le donne avrebbero effettuato le operazioni a pagamento presso un’altra struttura sanitaria.

Nel frattempo qualche tempo fa anche a Salerno un professionista del settore sanitario è stato arrestato. L’accusa riguarda l’aver effettuato interventi inutili su pazienti oncologici. A Milano nel 2018 furono invece arrestati quattro primari e un dirigente con l’accusa di aver ricevuto delle tangenti.