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Maestra negazionista a Treviso contro la mascherina: licenziata

Scuola

Dopo le forti proteste dei genitori la donna è stata licenziata.

L’episodio della maestra negazionista a Treviso ha suscitato tante polemiche e anche una vibrante protesta da parte dei genitori. La donna ha insegnato fino a poco tempo fa in una scuola elementare, ma non si era limitata al suo ruolo di educatrice.

Maestra negazionista a Treviso

La donna, assunta con contratto Covid-19, è stata licenziata direttamente dal Ministero dell’Istruzione. L’insegnante non indossava in alcun modo la mascherina in classe, parlando ai piccoli e dicendo che il “Coronavirus uccide soltanto i più vecchi”. Come se non bastasse la donna avrebbe anche chiesto ai piccoli di avvicinarsi con i banchi, ritenendo quindi inutile il distanziamento.

La maestra negazionista ha parlato ai più piccoli direttamente in aula. Un modus operandi che certamente ha riscosso molte polemiche e la conseguente presa di posizione vista la gravità della situazione. La conferma della risoluzione del contratto è stata analizzata da Il Gazzettino che cita la dirigente scolastica del plesso. Mercoledì 13 gennaio sarebbe stato infatti l’ultimo giorno della docente in aula.

Licenziata la donna

La decisione è frutto delle proteste da parte dei genitori. Sulla questione si era espresso anche Mario Conte, in qualità di sindaco di Treviso. “Ho risposto alle sollecitazioni di alcuni genitori – ha dichiarato il primo cittadino – e sono intervenuto personalmente. Abbiamo fatto arrivare una pattuglia della polizia e questa insegnante è stata identificata. Con lei c’è stato un colloquio sulla base delle testimonianze dei colleghi e dei genitori”. Bisogna invece ricordare che la mascherina è obbligatoria in aula a partire dall’età di sei anni.