Annullata anche in Emilia-Romagna l'ordinanza sulla proroga della riapertura delle scuole: il Tar ha accolto il ricorso di 21 genitori.

Come accaduto in Lombardia, il Tar ha annullato anche l’ordinanza firmata dal governatore dell’Emilia-Romagna relativa alla chiusura delle scuole superiori fino al 23 gennaio. I giudici hanno fatto riferimento alle norme del governo che sancivano l’apertura l’11 gennaio per il 50% della comunità studentesca.
Emilia-Romagna: Tar annulla ordinanza sulle scuole
Nelle motivazioni della sentenza si legge che il provvedimento non si sottrae a profili di illegittimità fondatamente dedotti sub specie della figura dell’eccesso di potere per insufficienza e ed illogicità di motivazione. La Regione, hanno spiegato i giudici, è intervenuta con proprie norme più restrittive rispetto a quelle introdotte dalla normativa di rango primario a livello nazionale “senza che quest’ultima prevedesse espressamente deroghe“.
La nota della direzione generale Salute e Welfare della Regione che sollecitava l’adozione di ogni ulteriore misura di mitigazione non faceva infatti riferimento alle scuole superiori. Inoltre l’esame della situazione dei contagi era relativo ad un arco temporale in cui gli istituti scolastici erano chiusi. In più “non sono indicati fatti, circostanze ed elementi di giudizio che indurrebbero ad un giudizio prognostico circa un più che probabile incremento del contagio riferibile all’attività scolastica in presenza nelle scuole secondarie di secondo grado“.
E in ogni caso, ha concluso il Tar, non è ventilata neppure l’ipotesi secondo cui il virus si diffonderebbe nei siti scolastici distribuiti sul territorio regionale più che in altri contesti.
Soddisfatta l’avvocato Milli Virgilio, una delle legali che ha seguito il ricorso presentato da 21 genitori: “È stata accolta la nostra tesi, mi auguro che questo possa contribuire a rimettere la scuola al centro e sulla strada giusta“.