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Vaccino anti Covid verso la fase 2: presto agli over 80

Vaccino Covid

Vaccino anti Covid, il governo discute su come affrontare la fase 2. Arcuri accelera sugli over 80: si inizierà entro fine mese

Mentre prosegue la campagna vaccinale su medici e operatori sanitari, il governo già guarda al prossimo step. La fase 2 della somministrazione è vicina, ma rischiamo di non essere pronti a entrare nel vivo della vaccinazione di massa.

Vaccino, verso la fase 2

Dopo medici e Rsa, si va tra la gente“. L’intento del governo è -sempre- stato chiaro. Ora che la fase 2 della campagna vaccinale sta entrando nel vivo, bisogna fare alcuni conti. Una copertura totale di operatori sanitari e ospiti di Rsa è prevista entro la fine del mese. Mentre dal 25 gennaio, data dell’ultima consegna dei vaccini, si partirà con a gente “comune”. La fase 2 sta per entrare nel vivo ma, come è successo dopo la lunga riunione tra governo, Regioni e commissario tecnico Arcuri, emergono alcune lacune. “Dobbiamo programmare la seconda fase: entro gennaio partiremo con le dosi agli over 80, nel Lazio da ieri e in Valle D’Aosta da qualche giorno hanno già iniziato” spiega Arcuri. I problemi che sorgono sono diversi: quale dei due vaccini [Pfizer e Moderna, ndr] sarà somministrato per primo nella fase 2? E chi verrà vaccinato per primo?

Il commissario Arcuri deve far fronte a una questione complessa sotto vari aspetti. In primis, servirà nuovo personale per la grande mole di vaccinazioni che ci si prepara a fare. E quindi toccherà a medici di medicina generale, i pediatri e i farmacisti, che potranno essere chiamati. In più, Arcuri assicura un personale di supporto, consistente in circa 3mila dottori e 12mil infermieri destinati alle Regioni. Il piano è quello di prevedere un punto vaccinale ogni 40mila abitanti. Ma quale vaccino verrà somministrato per primo? Se sarà di quello della Pfizer, serviranno i congelatori adatti, per via delle bassissime temperature in cui va conservato. Andrà quindi inoculato in delle strutture ospedaliere. Mentre con Moderna (o di Astrazeneca, in caso venga approvato entro fine mese) serviranno solamente i normali frigoriferi.

Vaccino, seguire il criterio dell’anzianità?

Il problema principale però è un altro: come “mettersi in fila” per ricevere la propria dose? C’è chi vorrebbe optare per privilegiare il requisito dell’anzianità. Le Regioni hanno però chiesto di prendere in considerazione un altro requisito, quello della fragilità. “Non tutti gli anziani si trovano in condizioni precarie; i malati oncologici, per esempio, non possono aspettare” hanno osservato le Regioni nella riunione col governo. Insomma, le linee guida dovranno arrivare in fretta, per potersi organizzare a livello locale. Il ministro Speranza ha inoltre confermato che le dosi continueranno a essere distribuite seguendo il criterio del numero della popolazione: nessun premio per le Regioni più performanti, quindi.