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Io apro: chiusa e sanzionata la locanda dei primi contagi a Vo' Euganeo

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Rimasta aperta per aderire all'iniziativa "Io apro", la locanda dove si diagnosticarono i primi contagi a Vo' Euganeo è stata chiusa e sanzionata.

Sono diversi i locali che hanno aderito a Io apro, l’iniziativa lanciata dai ristoratori messi in ginocchio dalle norme anti Covid che nella serata di venerdì 15 gennaio hanno deciso di rimanere aperti per cena e accogliere i clienti nonostante il decreto imponesse la chiusura in toto nelle zone arancioni e rosse e alle 18 in quelle gialle. Tra questi anche la Nuova Locanda al Sole di Vo’ Euganeo, il bar dove si pensava avesse iniziato a diffondersi il contagio in Veneto, sanzionata dalle forze dell’ordine e costretta alla chiusura.

Io apro: chiusa Locanda di Vo’ Euganeo

Il gestore aveva deciso di rimanere aperto ai clienti in linea con quanto fatto anche da altri colleghi sparsi per lo stivale. Un segno di protesta per manifestare contro le misure governative che continuano a danneggiare il settore già messo a dura prova durante la prima ondata. Durante la serata però le forze dell’ordine hanno effettuato i controlli e sanzionato il ristoratore padovano per aver violato il decreto.

Si tratta del locale frequentato dalla prima vittima italiana del coronavirus, Adriano Trevisan, che a febbraio era stato indicato come uno dei possibili luoghi focolaio del virus nel comune padovano. Era infatti lì che Trevisan e l’amico Renato Turetta, anch’egli deceduto dopo aver contratto l’infezione, si incontravano ogni sera a giocare a carte. Dopo aver comminato la sanzione amministrativa, i Carabinieri hanno ordinato la chiusura del locale.

Tra gli esercizi multati per consumazione e somministrazione al tavolo vi sono stati anche la nota pasticceria di Padova Les Sablon ma anche un bar di Belluno e uno nel Bassanese. Questo il grido degli imprenditori, consapevoli che sarebbero scattate le sanzioni: “Vogliamo poter lavorare, i clienti sono con noi“.