In virtù della manifestazioni di protesta verificatesi in tutta Italia, nella giornata di venrdì 15 gennaio 2021 anche ad Oristano i bar sono rimasti aperti fino a tardi. Le forze dell’Ordine hanno effettuato controlli su tutto il territorio sardo. Inevitabili le cospicue sanzioni per i proprietari e per i clienti che hanno aderito alla protesta di categoria.
Bar aperti ad Oristano: la protesta
Sulla scia del notto #IOAPRO1501, anche ad Oristano i bar sono rimasti aperti fino a tardi per protesta. In citta le Fiamme Gialle hanno sanzionato il bar del quartiere Sant’Efisio, oltre a una ventina di clienti presenti nel locale.
Stessa sorte è toccata ad un bar in via De Castro, dove la polizia ha sorpreso in flagranza di reato una decina di clienti e i proprietari del locale aperti olttre le 18. Inevitabili le ingenti sanzioni in entrambi in casi.
Per tutta il giorno le forze dell’ordine hanno perlustrato e i locali delle province limitrofe, e anche in questo caso sono scattate pesanti sanzioni pecunarie per baristi e ristoratori che hanno tenuto aperti in locali per protesta.
Campagna fallimentare
Nonostante le proteste, a livello nazionale non ha decollato come sperato dalle categorie in causa la campagna #ioapro. Le principali associazioni come Confcommercio e Confesercenti non hanno appoggiato le iniziative, così si contano poche e sparse adesioni su tutto il territorio.
Per esempio a Verona solo una decina di ristoratori ha aperto il locale ai clienti, mentre a Foggia nel pomeriggio una cinquantina tra ristoratori e baristi hanno aderito ad un flashmob di pochi minuti.
Numeri che sono lontani parenti di quelli previsti nelle ultime settimane dagli organizattori che parlavano di 20-30 mila adesioni. Questa volta però la rassegnazione e la paura di incorrere in sanzioni ancor più salate da pagare ha decisamente influito.