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Moncalieri: ragazzo cinese trovato in stato confusionale a causa della Dad

moncalieri, ragazzino non rientra a scuola per paura del covid e a causa della dad

A Moncalieri, un ragazzo cinese è stato trovato in stato confusionale ai giardinetti: aveva paura del covid e delle lezioni non seguite in dad

In questi ultimi giorni il tema della didattica a distanza, dad, è divenuto un tema centrale, portato alla ribalta dai tanti studenti che hanno palesato contrarietà verso questa scelta, manifestando da più parti la necessità di rientrare a scuola se davvero si vuole offrire ai giovani la possibilità di non perdere un anno didattico a causa del Covid. Eppure, anche nelle regioni in cui, dopo le festività natalizie, si è potuti rientrare in aula, i problemi non sono mancati, come l’episodio accaduto a Moncalieri

Moncalieri: ragazzo cinese trovato in stato confusionale a causa della Dad

A Moncalieri si è verificato un episodio che dovrebbe far riflettere chi di dovere: un ragazzino cinese di 13 anni a causa della troppa Dad, non è riuscito a far rientro a scuola, ed è stato trovato in stato confusionale nei giardinetti vicino alla scuola presso la quale è iscritto. Il ragazzino iscritto alla scuola secondaria Pirandello di via Ponchielli, dopo il periodo della dad, seguita dalle vacanze natalizie, martedì 12 Gennaio, avrebbe dovuto far ritorno in aula, per le lezioni frontali, ma dopo essersi presentato ai cancelli della scuola, il ragazzo non si è sentito di entrare in classe, ma anzi ha deciso di andare ad isolarsi nei giardinetti, presenti nelle vicinanze della scuola. A notarlo un passante, che lo ha visto disorientato. Così dopo averlo avvicinato per chiedergli se andasse tutto bene, ha deciso di chiamare la polizia per segnalare l’episodio. Sul posto si sono presentati gli agenti della polizia locale, che lo hanno avvicinato per capire quale fosse il problema. Il ragazzo sin da subito ha mostrato una scarsa comunicazione, anche a causa di difficoltà di comprensione della lingua italiana, ma dal poco che è riuscito a spiegare, si è capito che aveva molta paura del contagio, oltre all’ansia dovuta al contatto con i compagni di classe. Quando infatti gli è stato chiesto di salire sull’auto della polizia per accompagnarlo a scuola, avrebbe risposto: -“Non posso perché poi mi devo sanificare”.

Gli agenti comunque con estrema pazienza e gentilezza, sono riusciti ad accompagnare il ragazzo all’istituto, oltre a contattare il padre, il quale a sua volta capiva poco l’italiano. Dal racconto fatto dal ragazzino si è capito come abbia avuto delle difficoltà nel seguire la dad a causa della telecamera del pc, alle volte non funzionante, oltre ad avere difficoltà nella comprensione dell’italiano e una grande paura, forse trasmessa tra le mura domestiche, di essere contagiato dal Covid. 

La preside dell’istituto, Maria Luisa Gobetto, non appena messa a conoscenza dell’episodio, ha spiegato che: -“Grazie ai fondi del Comune noi possiamo mettere in pista dei progetti di integrazione, anche per chi ha dei problemi legati alla lingua. La didattica in presenza, con tutte le precauzioni del caso, resta un servizio base da mantenere. Probabilmente, per il caso specifico, anche la lontananza dai compagni legata alle vacanze natalizie ha avuto il suo peso”. Mentre l’assessore del comune di Moncalieri, Davide Guida, ha fatto sapere: –“Assieme alla dirigenza abbiamo valutato la possibilità di intensificare la presenza di personale scolastico che possa aiutare maggiormente quell’alunno ad integrarsi il fatto deve far riflettere sull’importanza di mantenere la presenza scolastica per gli under 14”.