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I veicoli dei morti per Covid restano in strada, a chi tocca rimuoverli?

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I veicoli abbandonate dai morti per Covid-19 vanno rimossi: la legge parla chiaro in merito a coloro a cui spetta il compito.

I morti in Italia a causa del Covid-19 sono ormai innumerevoli. Molti di loro lasciano degli averi, tra cui anche le proprie auto. Esse restano abbandonate sulla strada per giorni, finché i parenti non decidono il da farsi. La legge, tuttavia, norma le pratiche per i veicoli inutilizzati, che intrecciano problemi di carattere ambientale nonché economico. Nel caso in cui i mezzi non venissero smaltiti nel modo corretto si può anche incorrere in sanzioni amministrative e multe salate (da 600 e 6.000 euro).

Cosa fare con le auto abbandonate

I casi sono variegati e differenti tra loro. Nell’eventualità in cui la vettura resti sul suolo pubblico (anche strade private ad utilizzo collettivo) inutilizzata per “fine vita” le autorità possono disporre conferimento provvisorio a un centro di raccolta.

Nel caso in cui l’auto sia inutilizzata poiché fuori uso, invece, dovrà essere trattata come un rifiuto urbano, oltre che pericoloso per alcune sue componenti. L’obbligo di rimozione, in tale evenienza, spetterebbe all’autore dell’abbandono e, dunque, in questo caso agli eredi del defunto proprietario della vettura. Essi dovranno sostenerne le spese. In assenza di eredi e di responsabilità da parte dei proprietari dell’area l’ordinanza di rimozione verrà eseguita d’ufficio.