Riccardo Castrichini Il direttore del reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, l’infettivologo Massimo Galli, ha rilasciato un’intervista al Messaggero nella quale ha sottolineato, senza mezzi termini, come sia urgente raggiungere quanto prima una vaccinazione di massa, per evitare il proliferare del coronavirus possa agevolare nuove varianti più resistenti e veloci nella trasmissione da individuo ad individuo.
Galli: urgente vaccinazione di massa
“Per quanto possibile – afferma Galli – è urgente una vaccinazione di massa e veloce che riduca il tempo a disposizione del virus per mutare. Questa è la dimostrazione che l’immunità di gregge naturale, a cui qualcuno aveva creduto, non funziona. Anzi: lasciare circolare il virus liberamente è pericoloso perché a Manaus di fatto ha trovato il modo di infettare anche chi era già stato positivo”. La sua è una speranza, ma anche un invito a tutti coloro che non intendono vaccinarsi affinché ci ripensino: più persone non avranno il vaccino, più alta sarà la circolazione e dunque la possibile evoluzione del virus.
Per Galli sarebbe opportuno velocizzare il processo di produzione del vaccino e la sua distribuzione. Servirebbe dunque una vaccinazione “più compatta” e dunque nel tempo “più è efficace”. “Però – sottolinea Galli – bisogna avere a disposizione, in una unità di tempo limitata, una grande quantità di vaccini. Non è quello che sta avvenendo. Questo è l’elemento di preoccupazione avanzato quando ci veniva detto che non sarebbero servite chiusure rigorose. Ci ripetevano: vedrete, arriverà il vaccino. E rispondevamo: no, attenzione, perché la vaccinazione avrà i suoi tempi. Le nostre previsioni – conclude – si stanno avverando”.
