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Stupra e fa abortire la compagna incinta, poi cerca di strangolarla

Violenza

Mesi di maltrattamenti e violenze per una donna incinta, fino all'arresto del suo compagno.

Un uomo di 50 anni residente a Padenghe sul Garda è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Manerba. Per oltre un anno l’uomo ha maltrattato la sua compagna, dieci anni più giovane di lui, fino a costringerla ad abortire. Maltrattamenti, violenze sessuali, lesioni aggravate e videoriprese abusive sono i reati che vengono contestati all’uomo.

Stupra e fa abortire compagna

All’inizio del 2021 la donna, che subiva violenze da oltre un anno, ha trovato il coraggio di denunciare il suo compagno. In questo modo è scattato il protocollo “codice rosso” e in una decina di giorni è stata ricostruita tutta la vicenda e il suo aguzzino è stato finalmente arrestato. La donna ha sopportato mesi di maltrattamenti e violenze. Ha parlato di insulti, minacce, umiliazioni, violenza fisica e violenza sessuale. L’uomo la costringeva ad inginocchiarsi per sputarle addosso e le vietava in modo assoluto di contattare amici o parenti. In casa aveva installato delle telecamere nascoste per controllare ogni movimento della sua compagna quando lui non c’era.

La donna è già mamma di un bambino avuto da una relazione precedente, ma era rimasta nuovamente incinta. Il 50enne, convinto che il bambino non fosse suo, ha maltrattato per settimane la donna, fino a costringerla ad abortire. Alla fine dell’anno la donna ha vissuto l’ultimo episodio, una tragedia sfiorata, che poi l’ha spinta a denunciare il compagno. Al termine di una discussione, l’uomo le ha infilato il telecomando della televisione in gola, per poi cercare di soffocarla con un sacchetto di plastica. L’episodio è accaduto a novembre, ma solo a gennaio la donna ha trovato la forza di presentarsi in caserma e denunciare quanto accaduto. Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore Alessio Bernardi della Procura di Brescia. A meno di 10 giorni dall’avvio degli accertamenti è stata emessa ed eseguita l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip Elena Stefana. L’uomo si trova in carcere, mentre la donna è in un luogo sicuro.