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Ruba due pagnotte: licenziato lavoratore afgano

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Ruba due pagnotte per i figli: lavoratore afgano viene licenziato in tronco a Roma.

Un lavoratore afgano è stato licenziato per aver rubato due pagnotte destinate al macero. L’uomo spinto dalla necessità di sfamare la sua famiglia, avrebbero recuperato i due filoni di pane buttati, ma il gesto è stato segnalato al capo dell’azienda che lo ha licenziato in tronco. Il sindacato indice causa contro l’azienda.

Lavoratore afgano licenziato per pagnotte

Un lavoratore afgano di un forno di Roma è stato licenziato per aver rubato due pagnotte. I dipendenti avrebbero buttato via i filoni di pane perché non rispettavano i requisiti di vendita.

Il dipendente spinto dalla necessità di sfamare la propria famiglia avrebbe deciso di recuperarli e portarli a casa. L’ex amministratore dell’azienda avrebbe assistito alla scena e riferito la situazione al capo che lo ha licenziato in tronco senza spiegazioni.

Sindacato: “Causa contro azienda”

Il licenziamento ha scantenato le ire del sindacato Flai Cigl che annuncia di indire una causa contro l’azienda per discriminazione: “ La grave vicenda è accaduta in un’azienda già condannata per condotta antisindacale per aver, negli ultimi anni, discriminato, intimidito e licenziato i lavoratori iscritti alla Flai Cgil“.

Nella nota si legge di una recidività da parte dell’azienda nei confronti dei dipendenti extracomunitari: “Colui che ha segnalato il furto è l’ex amministratore dell’azienda, è lo stesso che nella registrazione di un colloquio con i lavoratori extracomunitari si era definito fascista“.

Tu magnavi le cavallette e oggi stai qua”, “con i comunisti non voglio avere niente a che fare, con la feccia non mi sporco“. Queste sono le frasi testuali che il datore di lavoro aveva pronunciato nel caso precedente. Il sindacato già aveva vinto una causa in passato per gli stessi motivi.