> > Nuovi colori delle regioni, il monitoraggio dell'Iss: Rt scende sotto l'1

Nuovi colori delle regioni, il monitoraggio dell'Iss: Rt scende sotto l'1

Nuovi colori regioni oggi

La Lombardia chiede nuovamente al governo di cambiare colore: "Sbagliati i dati dell'Rt nell'ultimo monitoraggio".

Buone notizie dall’ultimo monitoraggio settimanale dell’Iss. L’Rt nazionale è sceso sotto l’1. Oggi l’indice è pari a 0,9, rispetto all’1,9 della scorsa settimana. Si tratta del primo calo dopo cinque settimane. In diminuzione anche il numero di ricoveri e i livelli di rischio a livello nazionale, a eccezione della Sardegna, che si avvia verso la zona arancione.

I nuovi colori delle regioni

I territori in zona rossa, vale a dire Lombardia, Sicilia e Provincia Autonoma di Bolzano, dovrebbero rimanere tali dato che vi sono entrati da una settimana e la legge prevede che vi debbano restare per almeno 14 giorni. A meno che, per quanto riguarda la prima regione, il Tar del Lazio non accetti il ricorso presentato dal governatore Fontana che ha chiesto l’istituzione della zona arancione.

Tra le aree in zona arancione, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta dovrebbero essere confermate per un’altra settimana. Stessa sorte anche per Calabria, Emilia-Romagna e Veneto che erano in questa fascia già dall’11 gennaio ma non avrebbero una situazione tale da consentire la promozione in zona gialla. La Sardegna, attualmente gialla, potrebbe diventare arancione a causa di un peggioramento del livello di rischio.

Basilicata, Toscana, Campania, Molise e provincia autonoma di Trento, attualmente gialle, dovrebbero infine rimanere tali.

Potrebbero invece esserci speranze per l’istituzione della prima zona bianca, vale a dire un’area in cui si entra quando i contagi sono quasi azzerati e le strutture sanitarie hanno una bassa soglia di occupazione. Sembrerebbe il quadro della Provincia Autonoma di Trento, dove oggi vige la fascia gialla ma si registra una netta diminuzione dei casi.

La bozza del monitoraggio Iss

“Nel periodo tra il 30 dicembre 2020 e il 12 gennaio 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,97 (range 0,85-1,11), in diminuzione dopo cinque settimane di crescita” si legge nella bozza. Attualmente l’indice è “sotto uno, anche se con un limite superiore dell’intervallo di credibilità sopra uno”.

Il tasso di occupazione delle terapie intensive è sceso al di sotto della soglia del 30%, ma “sono 12 le regioni che hanno un tasso di occupazione sopra la soglia critica”, un numero invariato rispetto alla settimana precedente.

Diminuisce anche il “rischio di una epidemia non controllata e non gestibile nel Paese dovuta principalmente ad una diminuzione della probabilita’ di trasmissione di SARS-CoV-2 ma in un contesto in cui l’impatto sui servizi assistenziali rimane alto nella maggior parte delle Regioni/PPAA”

“Rt sbagliato”: Lombardia verso l’arancione?

Se i dati venissero confermati, la Lombardia resterebbe – come previsto – in zona rossa. Ma i tecnici della regione potrebbero ammettere di aver sbagliato il calcolo dell’Rt che ha fatto scattare la zona rossa e trasmettere al Ministero della Salute i dati corretti per una nuova valutazione da parte della cabina di regia. “Il dato – spiegano dalla regione – è in ritardo rispetto al contagio sia perché è calcolato sui sintomatici, i quali sviluppano i sintomi a distanza di giorni dalla data 8 in cui sono entrati in contatto con il virus, sia perché, proprio non considerando il dato dei contagiati non sintomatici”.

In caso di approvazione dell’iter da parte del ministro Roberto Speranza, la Lombardia potrebbe tornare arancione già da domenica 24 gennaio.