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Andrea Cavalleri, il suprematista che voleva massacrare donne e ebrei

Strage

La Digos ha arrestato il suprematista Andrea Cavalleri, un ragazzo di 22 anni originario di Savona, che istigava al massacro di donne ed ebrei.

Un ragazzo di 22 anni è stato posto in stato di fermo dalla Digos con l’accusa di istigazione a delinquere e propaganda finalizzata a discriminazione razziale aggravata dal negazionismo e associazione al terrorismo.

Andrea Cavalleri, il suprematista che odia gli ebrei

Andrea Cavalleri, 22enne originario di Savona, è stato arrestato dalla Digos nella mattinata di venerdì 22 gennaio. Il ragazzo seguiva ideologie di estrema destra, ispirate all’AtomWaffen Division, gruppo suprematista americano, alle Waffen-SS naziste e agli ZetaZeroAlfa, gruppo musicale fondata da Gianluca Iannone, leader di CasaPound.

In conformità con gli ideali di estrema destra, Andrea Cavalleri aveva creato alcune chat nelle quale fomentava l’odio e la violenza nei confronti degli ebrei. A questo proposito, il 22enne aveva anche scritto e distribuito online documenti di stampo antisemita e neonazista, nei quali istigava i lettori a unirsi e dare vita a una sanguinosa rivolta contro «lo Stato occupato dai sionisti», massacrando gli ebrei ed eliminando definitivamente la minaccia da essi rappresentata. Inoltre,  sulle medesime chat, aveva spesso affermato: «Gli ebrei sono il male primo da eliminare. Gli ebrei sono nati per distruggere l’umanità. Io farò una strage, la faccio davvero. L’unica cosa da fare è morire combattendo. Ho le armi. Farò Traini 2.0. Meglio morire con onore in uno school shooting che vivere una vita di merda».

L’istigazione al massacro delle donne

La comunità ebrea non rappresenta l’unica categoria contro la quale il ragazzo avrebbe voluto scagliarsi. Nel mirino del giovane, infatti, erano presenti anche le donne. Nelle molteplici chat attualmente analizzate e monitorare dagli inquirenti, guidati dal sostituto procuratore Chiara Paolucci, Andrea Cavalleri ha dichiarato più volte di far parte degli ‘Incel’, ossia degli «involontariamente celibi», un gruppo che si accanisce contro le donne. Sulla base delle ricostruzioni sinora effettuate dalle forze dell’ordine, coloro che fanno parte degli Incel attribuiscono al gentil sesso la responsabilità dei propri fallimenti a livello sentimentale, personale e professionale. Sui siti dedicati al gruppo, quindi, si inneggia alla distruzione del mondo femminile e si fomentano rabbia, odio e aggressioni.

Con ancora più crudeltà, poi, il 22enne attacca le femministe. Nelle chat, infatti, ha scritto: «Voglio fare una strage a una manifestazione di femministe, donne ebree e comuniste. Sono i nostri nemici. Le donne moderne sono senza sentimenti, bambole di carne da sterminare».

Il ‘Nuovo Ordine Sociale’ e ‘Sole Nero’

Gli ideali sposati da Andrea Cavalleri lo avevano portato a istituire, in collaborazione con un gruppo di coetanei, un’organizzazione battezzata ‘Nuovo Ordine Sociale’, ispirata al nazionalsocialismo, che si poneva come obiettivo quello di reclutare nuovi membri e collaborare all’organizzazione di violente azioni estremiste e sovversive.

Su Telegram, invece, il 22enne suprematista appassionato di armi e oggettistica militare, aveva fondato il canale ‘Sole Nero’, con un minorenne. Al canale, erano iscritte più di 400 persone e, per reclutare nuovi membri, i fondatori aveva messo a punto un questionario composto da 30 domande. Tra le domande poste, ad esempio, era richiesto di esprimere la propria opinione su personaggi come Adolf Hitler e Benito Mussolini o sulla comunità degli ebrei. In relazione alle risposte fornite, si decideva poi chi far entrare nel gruppo e chi allontanare.

L’arresto della Digos, prima della strage

Secondo quanto emerso, gli investigatori si sono detti convinti che Andrea Cavalleri fosse pronto a organizzare una strage e metterla concretamente in atto. Continuamente, nelle chat frequentate sul web, affermava che il suo fine ultimo sarebbe stato compiere un attacco, realizzare un’imponente azione terroristica per difendere e proteggere l’ideologia suprematista. I suoi modelli erano rappresentati dalle stragi attuate nel 2011 in Norvegia, a Utoya e, successivamente, nel 2019 in Nuova Zelanda, a Christchurch o, ancora, alla strage perpetrata nel 2018 da Luca Traini nel 2018 a Macerata.

Su internet, inoltre, il ragazzo di Savona spiegava quanto fosse nobile sacrificare la propria vita in nome di un fine superiore, valorizzava i massacri nelle scuole ovvero i cosiddetti «school shooting» o il «day of the rope», durante il quale si riduce in fin di vita un traditore.