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Covid Lombardia, Fontana: "Contestati conteggi del governo"

Fontana

Il presidente Attilio Fontana ha tenuto una conferenza stampa sui conteggi del governo e sul passaggio della Lombardia a zona arancione.

Il presidente della Lombardia Attilio Fontana e Letizia Moratti hanno tenuto una conferenza stampa a Palazzo Lombardia. Tra gli argomenti toccati, il passaggio della regione da colore rosso a colore arancione. Si è discusso poi della rettifica dei dati e dei conteggi da parte del governo. Fontana ha mostrato indignazione per ciò che ha letto sui giornali. Il presidente ha parlato di “false notizie” che offendono la Regione. Riguardo ai dati ha detto: “Noi non abbiamo mai rettificato i nostri dati, vogliamo che la situazione venga chiarita”.

Lombardia, Fontana su governo e conteggi

Attilio Fontana ha dichiarato: “Partiamo dal presupposto che se da domani la Lombardia tornerà in zona arancione, lo deve esclusivamente al fatto che noi abbiamo evidenziato, sottolineato e contestato i conteggi fatti dal governo”. Il governatore ha ricordato Speranza avesse firmato l’ordinanza per la collocazione della Lombardia a zona rossa. Ma ancor prima di ciò lo stesso Fontana aveva iniziato “a contestare i calcoli”. Egli ha così detto: “Avevo iniziato ad evidenziare come ci fosse una inaccettabile discrasia tra i dati reali, quelli legati sia all’indice di incidenza che legati al numero delle occupazioni degli ospedali, sia nella terapia non intensiva che intensiva, rispetto a quello che sembrava dovesse essere l’RT”.

Fontana sulle richieste di Speranza

Riguardo alle richieste di Roberto Speranza, Attilio Fontana ha dichiarato che lo stesso ministro della Salute, che ha firmato l’ordinanza per permettere il passaggio della Lombardia a zona arancione “pretendeva che dicessimo che c’era stato un errore nostro”. Un qualcosa, a detta di Fontana, “inaccettabile per la dignità della Regione, per le nostre famiglie e le imprese”. Sul ricorso al Tar: “Non è che noi ci rinunciamo – ha specificato Fontana -noi andiamo avanti nel ricorso perché noi pretendiamo che la veridicità dei fatti venga acclarata anche in sede giudiziaria”.