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Vaccino Covid, Boccia: "Adesso l'immunità di gregge rischia di slittare"

Boccia

L'Ue in allarme: "Abbiamo sbattuto i pugni sul tavolo e l’annunciato ritardo si è trasformato in un rallentamento".

Il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia, ha tenuto a tranquillizzare sul rispetto dei protocolli per rendere efficace il vaccino anti-Covid, ma ha avvisato al contempo che il piano va rimodulato “in base ai numeri ridotti”, rispetto a quelli precedentemente promessi da Pfizer. Anche il premier Giuseppe Conte e il commissario straordinario Domenico Arcuri sono intervenuti in merito, promettendo iniziative legali contro la nota casa farmaceutica.

Vaccino Covid, parla Boccia

“Pretendiamo che quei numeri siano ripristinati”, tuona Boccia. “Se ci sono problemi produttivi per i ritardi devono spiegarceli”. Tuttavia “se i vaccini destinati all’Ue finiscono in altri continenti, è molto grave”. L’Unione Europea e il nostro Paese, “hanno preso degli accordi precisi” e “pretendiamo che quei numeri vengano rispettati”.

Sulla questione è intervenuto anche il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “Serve uno Stato forte per imporre alle aziende il rispetto delle regole”. E ancora: “Faremo causa a Pfizer e Astrazeneca perché non stanno rispettando il contratto. Faremo tutta la pressione del caso”, ha assicurato durante Mezz’ora in più su Rai Tre. “È un rapporto perverso quello degli Stati europei che dipendono da Ceo di aziende”.

Perfino il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, ha assicurato che “abbiamo intenzione di far rispettare alle società farmaceutiche i contratti che hanno firmato usando i mezzi legali a nostra disposizione”. Per questo, “abbiamo sbattuto i pugni sul tavolo e alla fine l’annunciato ritardo di diverse settimane si è trasformato in un rallentamento delle consegne”.