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Bassetti, il giudice chiude il caso di diffamazione

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Chiuso il caso di diffamazione ai danni del professore Matteo Bassetti: per il giudice non ci sarebbero prove del reato da parte della giornalista.

Il giudice a capo delle indagini sul caso di presunta diffamazione ai danni del dottor Matteo Bassetti chiude la vicenda, certificando la veridicità dei fatti riportati dalla giornalista Monica Di Carlo su un famoso sito genovese. Secondo il giudice “era diritto del giornalista sollecitare riflessioni“. Gli articoli e le lettere visionate presentano contenuti in linea con la realtà dei fatti, secondo il giudice.

Diffamazione Bassetti: caso chiuso

Si chiude la vicenda sul caso di diffamazione aperta ai danni del professor genovese Matteo Bassetti. Il giudice per le indagini preliminari, Angela Nutini, ha archiviato il caso che ha visto protagonisti il medico genovese con la giornalista Monica Di Carlo e il consigliere regionale di Linea Condivisa Giovanni Pastorino.

Sul sito Genovaquotidiana la giornalista ha pubblicato delle lettere che Pastorino aveva scritto al rettore dell’università. In queste lettere Pastorino lo invitava a intervenire “affinché impedissero a Bassetti di reiterare alcuni suoi comportamenti e dichiarazioni“.

Occorre ricordare che Bassetti in precedenza aveva posato per un logo del negozio Ghiglino, di Via XX Settembre. Successivamente autorizzò l’uso della sua immagine su certificati di sanificazione di una ditta genovese.

Dopo settimane di ricerche e conferme, il giudice ha ritenuto veritiero il contenuto di quelle lettere e degli articoli riportati dalla giornalista. Per questo motivo, ha archiviato il caso per “mancanza di prove con fini diffamatori“.

Al contrario, il giudice giustifica la sua decisione: “Si reputa dunque che fosse nel diritto del giornalista criticare le predette scelte e sollecitare riflessioni dei lettori“.