Chiara Nava Una bidella di Torino ha iniziato a prostituirsi per riuscire a sostenere tutte le spese domestiche. I soldi del suo stipendio non le bastavano per pagare l’affitto e mantenere i due figli, dopo una dolorosa separazione in cui l’ex marito non ha fatto fronte ai propri obblighi.
Bidella si prostituisce: estorsione
La donna non riusciva più a sostenere tutte le spese domestiche e ha deciso di prostituirsi, nonostante l’esposizione a molti pericoli. Ha fissato un appuntamento con uno sconosciuto, che l’avrebbe pagata per un rapporto sessuale, ma quell’uomo ha deciso di ricattarla. Il cliente le ha chiesto di avere una relazione stabile con lui e dei soldi, dicendole che se non avesse acconsentito avrebbe raccontato alla scuola nella quale lavora di questo suo secondo lavoro, facendole in questo modo perdere l’impiego da bidella, anche questo necessario per mantenere la sua famiglia. La donna è diventata immediatamente vittima di estorsione e proprio per questo ha dovuto chiedere aiuto.
Ora l’uomo ha patteggiato una pena di due anni, oltre ad un risarcimento di diverse centinaia di euro alla vittima, per averle estorto del denaro. Il fatto è avvenuto tra la primavera e l’estate del 2020. La vittima era talmente esasperata da quella situazione, da quei ricatti e dalla richiesta di denaro, che ha deciso di rivolgersi ai carabinieri, a cui ha denunciato quanto accaduto. I carabinieri, con il coordinamento del pm Lisa Bergamasco, hanno organizzato una trappola in un bar di Nichelino all’inizio dell’estate. L’uomo si è presentato all’appuntamento con la donna per ricevere altro denaro, ma quando ha ricevuto i 200 euro i militari lo hanno arrestato. Dopo aver vissuto il ricatto e l’estorsione di denaro, la donna è rimasta traumatizzato e ha subito smesso di prostituirsi.
