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Omicidio Roberta Siragusa, appello famiglia: "Chi sa parli"

Roberta Siragusa

La famiglia di Roberta Siragusa ha lanciato un appello per spingere le persone a conoscenza di ulteriori dettagli a parlare.

La famiglia di Roberta Siragusa, formata dai genitori e dal fratello della 17enne, ha deciso di lanciare un appello per spingere le persone che sanno qualcosa a parlare al più presto. La studentessa è stata trovata morta in fondo ad un burrone del Monte San Calogero a Caccamo.

L’appello della famiglia

La famiglia di Roberta Siragusa ha deciso di rompere il silenzio per la prima volta da quando il corpo della 17enne è stato trovato in fondo ad un dirupo. “Chi sa parli, chi è a conoscenza di particolari, anche apparentemente poco significativi, si rivolga ai carabinieri” è stato l’appello della famiglia. Come riportato dal Giornale di Sicilia, queste parole servono a spingere le persone a rivelare anche dettagli che possono sembrare insignificanti, ma che ai fini delle indagini potrebbero risultare importanti e aiutare ad arrivare alla verità. Questa è la richiesta effettuata tramite i legali Giuseppe Canzone e Sergio Burgio.

La famiglia della ragazza ha invitato anche i media a “rispettare la persona di Roberta, la sua dignità e il suo diritto alla riservatezza“, chiedendo anche di evitare la pubblicazione di foto che “ritraggono Roberta accanto all’indagato del suo omicidio“. Questa precisazione conferma ulteriormente il grande dolore che sta affrontando questa famiglia, che aveva accolto in casa Pietro Morreale e che si fidava di lui. Il diciannovenne, fidanzato di Roberta, al momento si trova in carcere con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere. Assistito dagli avvocati Giuseppe Di Cesare e Angela Balillaro, sarà interrogato dal gip, che dovrà decidere sulla convalida del fermo, chiesto dal pm Giacomo Barbara e dal procuratore Ambrogio Cartosio.