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Il paradosso del Veneto: (forse) giallo per il governo e rosso per l'UE

Veneto rosso giallo

Situazione paradossale per il Veneto, catalogato come rosso dall'Unione Europea ma che potrebbe diventare giallo per il governo italiano.

Braccio di ferro tra Venezia e Bruxelles, dopo che l’Unione Europea ha inserito il Veneto in zona rossa (dall’originale rosso scuro) quando, secondo i parametri nazionali, potrebbe avere i presupposti per entrare in quella gialla. Questo perché l’UE tiene in considerazione il numero assoluto di casi positivi ogni 100 mila abitanti (parametro che Zaia ha definito “non omogeneo e quindi inattendibile“) mentre il governo italiano considera anche altri fattori tra cui ospedalizzazioni e indice di contagio.

Veneto giallo o rosso?

É il paradosso della virtuosità perché si colpisce chi fa più tamponi e quindi trova più casi“, ha tuonato il governatore veneto. Ha poi parlato di una “improvvida iniziativa che non ha certo ottenuto il risultato di contrastare il Covid. Bensì quello di ammazzare l’economia della regione più turistica d’Italia nella quale vengono da tutto il mondo il 66% dei 70 milioni di turisti“.

In un primo momento il centro europeo aveva addirittura inserito il Veneto nella zona rosso scuro. Cosa che implica l’obbligo di test e quarantena per chiunque voglia viaggiare verso un paese dell’Unione. Questo perché il criterio comunitario considera il numero cumulativo di contagi ogni 100 mila abitanti nelle ultime due settimane. Qualora la cifra superi quota 500 scatta la zona rossa scuro (al Veneto ne sono stati attribuiti 656). Il problema risiede nel fatto che si osserva il numero assoluto di positivi riscontrati e non la cifra dei contagi in relazione ai test effettuati. Col risultato che chi fa più tamponi, trovando inevitabilmente più casi, risulta penalizzato.

Un meccanismo che “anziché incentivare le istituzioni a potenziare i controlli sui cittadini, andrebbe a premiare quelle realtà che, per non rischiare di sforare i parametri indicati, dovessero deliberatamente decidere di ridurre la somministrazione di test alla popolazione“.

Nei giorni successivi l’UE ha abbassato la gradazione cromatica a rosso, generando comunque un paradosso dato che la regione potrebbe diventare gialla secondo le norme nazionali. Negli ultimi giorni ha infatti registrato un indice di contagio in discesa e un decremento del numero di infezioni giornaliere e ricoveri.